Sella e Prostata (foto Stefano Dalle Luche)

Gli italiani preferiscono la sella, nel 2012 vendute più biciclette che automobili

VIAREGGIO. L’Italia riscopre la bicicletta, sempre più mezzo di trasporto urbano quotidiano e non solo veicolo di sport e svago. A dirlo sono i dati del clamoroso sorpasso delle due ruote sull’automobile: nel corso del 2012, infatti, per la prima volta dopo 48 anni in Italia sono state vendute 1.748.000 bici a fronte di 1.450.000 automobili.

Sarà la crisi, sarà il prezzo del carburante, sarà la stanchezza del traffico e la voglia di fare una vita meno sedentaria, ma in Italia, secondo i dati del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, è bici boom: l’uso delle due ruote nei giorni feriali è più che triplicato a partire dal 2001 quando i ciclisti urbani erano appena il 2,9% della popolazione adulta. Oggi la percentuale di utenti della strada a pedali è schizzata al 9%, un vero record: si tratta in numeri assoluti di 5 milioni di persone che utilizzano la bicicletta per gli spostamenti almeno 3 o 4 volte a settimana.

“La voglia di mobilità nuova va sostenuta e incentivata – ha spiegato il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis, che ha la delega del Governo e del ministro Lupi per la sicurezza stradale e la riforma del Codice della Strada, presentando oggi a Roma i mondiali di ciclismo in programma in Toscana dal 22 al 29 settembre – l’Italia è pronta per una ciclorivoluzione e la politica ha il compito di dare risposte giuste e concrete a questa forte domanda di mobilità alternativa”.

“Le norme attuali vanno riviste – ha aggiunto -e considerando questo scenario positivo è importante che i diritti e i doveri esprimano con chiarezza anche la necessità per tutte le categorie di utenti, e in particolare per i ciclisti, di essere più responsabili e condividere le misure di prevenzione e sicurezza adottando dispositivi e sistemi di segnalazione”.

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