VIAREGGIO. Il Consiglio direttivo del Parco ha approvato il Piano esecutivo di gestione della popolazione di ungulati (cinghiali e daini) che, nel periodo compreso tra settembre e marzo del prossimo anno, dovrà essere attuato – tramite prelievi o abbattimenti – dal personale dell’Ente Parco.

Negli anni passati l’Ente Parco aveva già stabilito i propri indirizzi di massima con l’adozione di un documento pluriennale, declinato poi in programmi annuali che hanno anche lo scopo di verificare il raggiungimento degli obiettivi dell’anno precedente, ed eventualmente aggiornarli sulla base dei fattori che possono aver limitato l’efficacia degli interventi previsti, delle specifiche esigenze che dovessero presentarsi o di emergenze in corso nelle diverse zone dell’area protetta: per l’attuazione del piano, il territorio del Parco è suddiviso in sub-aree separate da confini naturali e artificiali e spesso coincidenti con le varie tenute in cui l’area protetta regionale è tradizionalmente suddivisa dal punto di vista amministrativo.

Le nuove linee guida per il periodo 2013-2014 prevedono maggiori interventi nella zona della Macchia Lucchese, visti i rischi per la viabilità sul Viale dei tigli nel Comune di Viareggio e le segnalazioni di una maggiore presenza di cinghiali anche nei pressi delle abitazioni, e nella Tenuta vecchianese, dove un’eccessiva densità di animali potrebbe arrecare seri danni alle coltivazioni. Il terzo fronte prioritario contempla, nelle aree recintate all’interno del Parco, operazioni destinate all’eradicazione, che sarà possibile avviare solo una volta che saranno stati raggiunti i necessari accordi con i soggetti gestori di tali zone: ciò consentirà non solo di ripristinare gli equilibri ecologici, ma anche di ottimizzare in futuro l’uso dei dipendenti del Parco impegnati in tali attività.

Il Consiglio direttivo dell’Ente Parco ha inoltre autorizzato il Direttore, Andrea Gennai, ad utilizzare il personale addetto alla vigilanza per perseguire nel modo più efficace possibile gliobiettivi stabiliti fino al prossimo mese di marzo, allo scopo di valorizzare anche il ruolo “storico” che le Guardie del Parco hanno sempre avuto: nell’arco di tempo compreso tra settembre e la conclusione delle attività è previsto in totale l’impiego a tempo pieno di 11 unità di personale.

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