VIAREGGIO. Si è svolto ieri venerdì 20 settembre un tavolo in Provincia per discutere del problema dell’emergenza abitativa e della recente occupazione, da parte dell’Unione Inquilini e della Brigata Sociale Anti Sfratto, di un lotto dell’ex Inapli al Varignano, di proprietà della provincia e in abbandono da molti anni. Erano presenti l’assessore provinciale al sociale Federica Maineri, il direttore generale della Provincia Riccardo Gaddi, l’assessore alla casa e al sociale del Comune di Viareggio Roberto Rossetti e un’altra funzionaria della Provincia, insieme a una delegazione del Cantiere Sociale Versiliese e al responsabile di Unione Inquilini Michelangelo Di Beo.

“Come Unione Inquilini ho posto alla Provincia un sintetico quadro della drammatica situazione abitativa viareggina e di come questa abbia portato ad occupare un patrimonio pubblico lasciato al fato e all’abbandono”, scrive Di Beo in una nota.

“Ho da subito dichiarato che quell’occupazione era a fini abitativi e che quel luogo sarebbe dovuto diventare un ‘pronto soccorso abitativo’ per gli sfrattati: una volta appreso con piacere che anche quel lotto era destinato al progetto della Fondazione Casa della Provincia, che anche noi da anni abbiamo invitato a far partire, si è aperta una contrattazione sul da farsi per quel blocco occupato, da noi rivendicato come ‘Ostello Sociale’ e sul destino che questa occupazione abbia risvolti positive sull’emergenza abitativa della città.

“La Provincia ci ha proposto di convenzionare l’attività dell’Unione Inquilini e di altre attività dedite al sociale, nel blocco occupato, ma di non poter permettere la permanenza di persone in quel luogo, sotto forma di dormitorio provvisorio. A questa proposta faremo le nostre dovute riflessioni e risponderemo a breve.

“Al tavolo è scaturita anche la discussione sull’ex caserma dei Carabinieri, dove ci è stato spiegato che la sua alienazione, previa imminente variante urbanistica d’urgenza per procedura speciale, è vincolata a tre utilizzi di destinazione – residenziale, turistico, ricettivo – , ma che la compravendita della caserma da parte di un privato, che sia poi disposto ad utilizzare uno di questi tre vincoli, è uno degli obiettivi a cui sta lavorando la provincia.

“Mi sono fortemente opposto come Unione Inquilini, ma anche come appartenente alla sinistra radicale cittadina, affinché non parta un processo di speculazione edilizia per palazzinari e ricchi imprenditori: credo che la svendita di un patrimonio pubblico al privato sia l’azione capitalistica e neoliberista più criminosa che da anni ormai sta portando avanti la fisionomia del centrodestra nazionale e locale. A quanto pare però, leggendo le ultime dichiarazioni della consigliera comunale Isaliana Lazzerini e dopo le posizioni del partito di Rifondazione Comunista viareggino e le note posizioni politiche del Partito Democratico delle larghe intese democristiane, anche la giunta di centrosinistra sembra appoggiare questo abominevole ricatto, che perlopiù è nato e scaturito dalla problematica degli sfratti.

“Viareggio è, o dovrebbe essere, una città turistica, città natale di uno degli eventi di festa più importanti del mondo, partecipe della movida estiva versiliese e vicina a uno splendido comprensorio costiero e montanaro: come possiamo immaginare una città con tale potenzialità senza un progetto per il turismo giovanile, come può non esistere un Ostello della Gioventù, come in ogni altra parte del mondo che accoglie turisti di ogni genere?

“Con i prezzi di lusso che Viareggio offre non si fa altro che allontanare un turismo sempre più in crescita, e avvicinare quel turismo che blocca ogni iniziativa di festa popolare, riceviamo il solito turismo pensionistico dell’entroterra toscano, senza pensare alle potenzialità giovanili della nostra città.

“La ex Caserma dei Carabinieri potrebbe diventare un Ostello della Gioventù, con prezzi popolari e gestito dal Comune, con al pian terreno uno spazio informativo turistico e ricreativo culturale, un Ostello dove potrebbero essere organizzate iniziative sociali, uno spazio da far rivivere all’insegna della gioventù, della cultura e del turismo.

“Questa è una delle molte idee e alternative d’utilizzo, ma se la politica si ostina a privare la propria cittadinanza di un’opportunità di valorizzazione del territorio e del suo patrimonio pubblico, troverà tutta la nostra opposizione, contro ogni politologo sinistroide e contro la destra della distruzione dei diritti. Non permetteremo che si faccia buon viso a cattivo gioco sulle spalle di chi soffre realmente questa crisi, creata proprio da queste manovre speculative, non permetteremo mai di ritrovarci con altri appartamenti di lusso che rimangono vuoti, quando le persone finiscono in mezzo ad una strada, non permetteremo mai che il patrimonio pubblico venga svenduto ai privati.

“Servono case popolari? Che si costruiscano sul patrimonio già esistente sul territorio, riconvertendolo, che si espropri il privato in abbandono da decenni, che si dia l’immediata agibilità e consegna alle case popolari chiuse, soggette ormai a continue occupazioni, che si ricrei quel meccanismo di mobilità delle case popolari che controlla chi ha superato il reddito per accedervi. Le soluzioni ci sono, basta volerle ed attuarle, se questo non verrà fatto avrete una bella gatta da pelare in futuro e noi saremo pronti a drizzare il pelo contro chi si presenta con la maschera del salvatore della patria.

“Ci auguriamo che anche su questo problema vengano consultati i sindacati di settore e i movimenti politici che militano nel settore sociale e per il diritto all’abitare. Le nostre vite valgono molto di più dei vostri profitti, questa sarà la nostra bandiera ad ogni prossimo tavolo al quale verremo convocati.”

(Visitato 39 volte, 1 visite oggi)

Alta Versilia, al via i lavori al sentiero del Santuario della Madonna del Piastraio

Mensa di qualità è certificata per le scuole di Pietrasanta