SERAVEZZA. Il prato verde davanti al Palazzo Mediceo di Seravezza, viale Amadei 230 già via del palazzo 358, da poco Patrimonio Mondiale dell’Unesco, ospiterà da domani venerdì 20 settembre una enorme installazione di Giuseppe Bartolozzi e Clara testi dal titolo “I nostri padri Etruschi”.  All’inaugurazione prevista alle ore 17, saranno presenti il sindaco di Seravezza Ettore Neri, l’assessore alla cultura Riccardo Biagi, il direttore della Fondazione Terre Medicee Franco Carli, il curatore dell’opera e storico dell’arte Edoardo Testori e i due artisti. L’installazione comprende sculture realizzate in marmo di Carrara, di travertino, bronzo bianco e vetro, ma anche sistemazioni di verde ed effetti di luce. Due uova in marmo saranno posizionate sul tappeto verde una davanti all’altra a circa 50 metri di distanza con al centro ancora un uovo, sistemato su un basamento, che esce da un solido d’acqua brillando di luce e colore. Davanti alle sculture due porte alte 8 metri, la prima con un’opera che rappresenta il sole e l’altra con la luna.

109Tutto questo circondato da due filari di 12 cipressi sistemati in appositi vasi che avranno anche la funzione di panchine, opera degli esperti di parchi e giardini di Unico e Ovunque di Firenze. Un’opera suggestiva che costituisce un omaggio al mondo etrusco e che interpreta le figure dell’Apollo di Vejo e degli Sposi Etruschi, celeberrime icone che ci provengono da oltre 2.500 anni della nostra storia nel significato profondo di offrire una lettura di universale bellezza collocata proprio davanti al Palazzo Mediceo. “Si dice che gli Etruschi avessero paura della morte – spiegano gli artisti – ma questo non è vero e anzi siamo convinti che credessero nella resurrezione e che la forma d’uovo, che si ritrova in molte tombe etrusche, sia proprio il simbolo di questa rinascita”. L’installazione rimarrà visibile sul prato del Palazzo Mediceo fino al 30 novembre, poi sarà trasferita nella città russa di Sochi nell’occasione delle Olimpiadi invernali, che si terranno a febbraio del prossimo anno. L’opera è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Terre Medicee e  e il sostegno della Galleria Open One di Pietrasanta, Unico e Ovunque di Firenze, Sochi, CBC Marmi di Pietrasanta e la ditta Globo di Illasi (Ve).  Informazioni: Fondazione Terre Medicee, ufficio mostre: tel. 0584757443,  www.terremedicee.it    e- mail: [email protected]

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