LUCCA – “Un atto gravissimo sia per il metodo, sia per i tempi anche in virtù del fatto che si era comunque aperto un confronto tra enti, proprietà e sindacati”.

Non usano mezzi termini gli assessori provinciali Francesco Bambini (vertenze sindacali) e Mario Regoli (politiche del lavoro) i quali, appresa la notizia dei 7 licenziamenti a Rete Versilia, non nascondono la loro preoccupazione e stigmatizzano il comportamento dell’azienda che controlla l’emittente televisiva.

“Dopo il confronto a Palazzo Ducale dei giorni scorsi – dichiarano – abbiamo convocato un nuovo incontro per il 3 ottobre in Provincia, a Lucca, per fare il punto della situazione e verificare i piani dell’azienda per uscire dalla crisi. Pur consapevoli che si trattava, e si tratta, di un contesto difficile, ora apprendiamo che sono state consegnate 7 lettere di licenziamento ad altrettanti dipendenti diRete Versilia”.

Poi aggiungono: “Nei giorni scorsi da parte della proprietà sono state avanzate polemiche rispetto alle iniziative assunte dalle istituzioni rispetto a casi simili. Parole del tutto fuori luogo, mentre sul fronte della proprietà dobbiamo riscontrare un comportamento grave che mette tutti i soggetti di fronte a decisioni già assunte”.

Gli amministratori della Provincia di Lucca, infine, si dicono “preoccupati per le recenti dichiarazioni da parte della proprietà secondo cui Rete Versilia verserebbe in forti difficoltà finanziarie”affermando che “serve un piano mirato di rilancio – concludono – per garantire la prosecuzione dell’attività di informazione televisiva ed, eventualmente, l’ingresso di nuovi capitali finanziari nella società. Ci auguriamo che oltre ai sindacati confederali, anche l’Associazione Stampa Toscana, il sindacato dei giornalisti, metta in campo le proprie forze”.

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