LUCCA. “Sciopero riuscito. I dipendenti della Clean Company, oggi hanno veramente incrociato le braccia in tutta la provincia, segno che così non si va avanti”.  A comunicarlo sono i sindacalisti di Filcams Cgil e Fisascat Cisl,  Umberto Marchi e Giovanni Bernicchi. “Le persone hanno aderito perché non possono più andare avanti in questa maniera, i lavoratori sono veramente allo stremo, tra l’altro questa società ha diviso in due i lavoratori come se fossero di serie A e B, alcuni lavoratori di Lucca pagati tra il 26 e 28 settembre, sempre in ritardo rispetto all’accordo e quelli della Versilia invece ancora attendono lo stipendio e siamo al 3 ottobre”.

 “Non c’è molto da dire di questa società se non la scorrettezza che applica ai lavoratori di questo territorio, da quando sono entrati ci sono stati sempre dei problemi, non vogliamo parlare dei tagli di ore giustificati o meno, ci sono stati, ma rispolverare il passato non serve a nessuno, abbiamo sempre tentato di avere un rapporto corretto con questa società, ma purtroppo non c’è mai stato. Negli ultimi tempi dopo frizioni eccessive avute con alcuni loro dirigenti, sembrava aver trovato la quadra, ma anche questa è saltata inesorabilmente, il pensiero potrebbe essere che il problema siamo noi, ma anche noi, dal cambio di appalto ad oggi siamo cambiati, e i problemi restano”.

 “Non vogliamo colpire questa società, vogliamo solo capisca e rispetti la gente nella miglior maniera, dare gli stipendi alle date stabilite e la maniera corretta, poiché si capisce che il personale che di per se già percepisce poco, ha necessità assoluta di avere lo stipendio a scadenza per onorare i propri impegni, non ci sembra difficile da capire, ma per la Clean Company forse chiediamo troppo. Ora, con uno sciopero riuscitissimo, speriamo che si capisca la gravità del fatto e che la società Clean Company inizi per il tempo che rimane sull’appalto, a comportarsi in maniera egregia, siamo disponibili a riaprire di nuovo un tavolo di confronto, ma non a prorogare ulteriormente l’erogazione degli stipendi, quelli a questo punto non si toccano. Attendiamo l’esito dell’incontro che abbiamo in Prefettura il giorno 10 e speriamo che porti davvero ad una soluzione e che una volta tanto, concludo Marchi e Bernicchi, ci sia il rispetto degli impegni presi”.

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