FIRENZE. Meno tecnocrazia, più partecipazione, più politica. È questa la ricetta che Sinistra Ecologia e Libertà propone per la sanità toscana del futuro, tra difesa dell’esistente ed un’esigenza indifferibile di rinnovamento. Nel documento elaborato dal coordinamento regionale e inviato in questi giorni alla Giunta e ai consiglieri regionali, ai partiti, ai sindacati e alle organizzazioni del mondo della sanità, Sel prova a tracciare le linee guida in base alle quali disegnare il servizio sanitario negli anni a venire.

“Il modello toscano di sanità pubblica è una realtà con una storia robusta, un riferimento positivo per l’Italia e non solo”, spiega il responsabile regionale sanità Mauro Valiani. “La sua storia è fatta anche di scelte di cambiamento e di anticipazione rispetto al quadro nazionale. Ma, oggi, i motivi di preoccupazione sono molti.

“Dopo i tagli lineari degli ultimi governi la recente nota del sulla sanità allegata al Documento Economico Finanziario proposto dal governo Letta è un vero proprio programma di definanziamento del sistema, la cui spesa passerebbe dall’attuale 7,1% al 6,7% del Pil nel 2017.

sel“E mentre sono sempre di più i cittadini rinunciano alle cure perché non riescono a pagare i ticket in aumento, si rincorrono le voci che parlano dell’introduzione di un secondo pilastro di tipo assicurativo privato: un colpo mortale all’universalismo del Servizio Sanitario Nazionale. Su questo, chiediamo alla Toscana di non cedere.

“Sono necessari anche coraggiosi interventi. La nostra sanità regionale soffre di derive aziendaliste, ritardi e incertezze, livelli di ambiguità nel rapporto tra livello politico e tecnico-professionale. Occorre tentare un rilancio della sanità pubblica, a partire dai servizi territoriali, con particolare impegno nel contrasto delle malattie croniche e delle crescenti diseguaglianze.

“Assistiamo negli ultimi mesi a preoccupanti tagli dei presidi territoriali ma proprio da questi è necessario ripartire. Nel nostro piano, proponiamo che in ogni area, in tempi certi, sia presentato un Piano regolatore dei presidi territoriali, con al centro le Case della Salute e costruito davvero con il confronto con la comunità locale.

(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

“È necessario, poi, un chiarimento definitivo dell’annosa questione delle Società della Salute ed una rinnovata attenzione ai servizi di salute mentale. La cura della qualità delle cure deve essere posta al centro della riorganizzazione degli ospedali, grandi e piccoli. Al contempo, è necessaria un’attenzione particolare alle zone più disagiate, definendo una vocazione specifica per i relativi ospedali piccoli ed assicurando qualità ed efficacia dell’emergenza”.

“Deve essere affrontato con misure di riassetto e rilancio, il rischio di marginalizzazione della prevenzione collettiva. Bisogna, inoltre, mettere mano con coraggio alla riforma dell’assetto istituzionale e delle Asl. Meno alta dirigenza e più garanzie di servizi. Ma, soprattutto, è necessario riattivare le intelligenze, ricercatori e l’impegno di tutto il mondo diffuso che ruota attorno alla sanità, dagli operatore, agli enti locali, al mondo delle associazioni.”

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mauro valiani Regione Toscana sanità

ultimo aggiornamento: 05-10-2013


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