Una militante del Blocco Anticapitalista: “Denuncio la questura per i fatti del Pontile”

FORTE DEI MARMI. Non ci sta a subire il foglio di via, dopo la manifestazione contro la rete anti-immigrati al Pontile di Forte dei Marmi, una militante del Blocco Anticapitalista Versiliese. “Non mi limiterò alle memorie difensive che ho affidato, come altri compagni, all’avvocato Filippo Antonini”, dice. “Presenterò degli esposti denunce in primo luogo contro chi ha fatto il saluto romano sul Pontile perché questo è un reato di apologia di fascismo.

“Inoltre denuncerò anche la questura perché nel procedimento amministrativo del foglio di via sta scritto che la sottoscritta, assieme ad altri, tagliava la rete. Non sono stata vista tagliare la rete anche perché non l’ho tagliata e non sono stata ancora giudicata per questo.”

Ma è tutto il Blocco Anticapitalsta a stringersi attorno alla donna e a rilanciare. “Il comportamento della polizia a Forte dei Marmi è stato equivoco. Siamo andati sul pontile a manifestare contro una decisione razzista come quella di mettere la Rete Anti Immigrati e siamo stati accolti da dei provocatori alcuni di questi noti alle forze dell’ordine che oltre ad offenderci e minacciarci hanno ripetutamente fatto il saluto romano.

“Uno di questi signori il giorno dopo s’è presentato davvero sotto casa dei genitori di un nostro compagno al Cinquale. Quali provvedimenti ha preso la polizia in merito? Questo usare due pesi e due misure è inaccettabile.”

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