Turismo, in Toscana i campeggi resistono alla crisi: aumentano gli stranieri, calano gli italiani

FIRENZE. In un momento di crisi come quello che l’Italia sta vivendo, l’economia turistica legata ai campeggi in Toscana sembra ancora resistere. Questo il messaggio lanciato da Confesercenti Toscana Nord e Assocamping in un incontro con gli imprenditori del settore che si è svolto presso villa Borbone a Viareggio.

Dopo il saluto dell’assessore al Turismo del Comune di Viareggio Alessandro Auger, Alessandro Tortelli, direttore del Centro studi Turistici di Firenze, ha sottolineato “l’importanza e la rilevanza del turismo all’aria aperta nell’economia turistica della nostra regione”, scrive Confesercenti in una nota. “Un comparto che rappresenta il 21% del movimento turistico in Toscana e che anche in questi due ultimi anni ha visto una crescita degli arrivi e delle presenze, in particolar modo grazie agli stranieri.

“I principali mercati per i campeggi del nostro territorio sono rappresentanti dalla Germania, dai Paesi Bassi, dalla Svizzera, con una crescita di presenze da parte di paesi emergenti come Repubblica Ceca e la Polonia. Per quanto riguarda il mercato interno, abbiamo assistito ad un calo di arrivi da parte di toscani e da regioni come il Piemonte, Veneto ed Emilia e a un aumento, invece, di turisti dalla Lombardia e dal Lazio. Tra l’altro nei 220 campeggi e dei 16 villaggi turistici esistenti in Toscana, con un totale di 176mila posti letto, ben l’80% di queste strutture si concentra sulle zone costiere, come la nostra.”

È toccato poi all’avvocato Giuseppe dell’Aquila, responsabile dell’Ufficio legale Nazionale di Confesercenti, illustrare le recenti novità normative che riguardano il settore introdotte con il decreto del fare e in corso di elaborazione da parte del Governo, in particolare “le problematiche legate alle case mobili, con la possibilità di installazione senza permessi edilizi, per le quali Confesercenti si sta impegnando”.

A tale proposito Pasquale Motta, presidente nazionale di Assocamping ha ricordato tutte le battaglie su cui il sindacato di categoria e l’associazione sono impegnati, “dai riconoscimenti normativi, alla riduzione della Tares per le imprese turistiche a partire dai campeggi, alla applicazione della tassa di soggiorno, fino a soffermarsi sulla necessità di un salto di qualità di tutte le istituzioni per la valorizzazione della risorsa turismo e delle imprese del settore, da vedere come un comparto strategico per lo sviluppo del territorio”.

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