VIAREGGIO. Nuovo appuntamento con FeliceMente, la rubrica di VersiliaToday dedicata alla mente e alla sua conoscenza, curata dalla dottoressa Valentina Aletti. Oggi si parla di arteterapia e questa settimana scrive la dott.ssa Martina Perini, psicologa, mediatrice famigliare, specializzanda in psicoterapia sistemico-relazionale.

Cenni di Arteterapia – Proviamo a comprendere le emozioni nel bambino e nell’adolescente.

L’espressione artistica è sempre stata considerata una forma di comunicazione emotiva che riesce a dire più di quanto possa esprimere la parola stessa: “l’arte riesce a rendere visibile l’ invisibile” (Riley,1985). Talvolta infatti il linguaggio verbale si dimostra limitato, mentre l’arte riesce a superare le barriere delle nostre difese per permettere di scrutare nei meandri della psiche: “l’arte spazza via il velo che nasconde l’espressività delle cose” (Dewey, 1934). Le arti-terapie hanno come obiettivo la facilitazione nel soggetto dell’espressione di pensieri, sentimenti, vissuti, traumi mediante la rappresentazione e la realizzazione del prodotto artistico.

Si tratta di ricorrere al linguaggio della metafora, che abbandona ogni processo logico o razionale. Tra le varie forme di artiterapie troviamo: il disegno e la pittura, il teatro, la musica, la poesia,… . Partiamo da questi presupposti teorici al fine di utizzarli al meglio per comprendere il ragazzo o il bambino che si rifiuta di parlare. In questi casi infatti la via diretta non sempre è quella giusta, o meglio, si rende necessario far ricorso

(foto Luca Galeotti)
(foto Luca Galeotti)

all’ uso della metafora. Nei bambini e negli adolescenti spesso i genitori, gli insegnanti, e, perchè no, anche noi psicologi, spesso incontriamo il muro della incomunicabilità; molte volte sentiamo dire “Il ragazzo è chiuso, non si apre, tiene tutto dentro!” o, ancor peggio, “Non si capisce cosa gli frulli per la testa, a volte reagisce in modo incomprensibile…”. Lo vediamo star male, vorremmo in ogni modo potergli esser d’aiuto, ma lui si trincera ad oltranza.

La prima reazione è chiedergli che cosa lo stia turbando, ma di fronte al silenzio di un muro di gomma e all’impotenza suscitataci da esso allora forse ci conviene raggirare l’ostacolo e provare a saltare come Alice nel Paese delle Meraviglie nella tana del Bianconiglio per entrare in un’ altra dimensione. Si tratta di far ricorso alla nostra fantasia, che ci permette di vedere oltre la realtà dei fatti e aprirsi ad altri mondi possibili. Quel bambino ama disegnare? Allora chiediamogli di esprimere graficamente il suo stato emotivo disfunzionale del momento. L’adolescente ama scrivere? Proponiamogli di tirar giù due righe che illustrino come si sente, i suoi desideri o le sue paure. Il ragazzo ama la musica? Chiediamogli di trovare un brano che rispecchi il suo stato d’animo in quel momento. E così via, … il tutto seguendo passo passo i gusti e gli interessi del bambino come guida. Si tratta di un’ apertura al suo mondo, un mondo che per gli adulti sembra lontano anni luce. In fondo basta un pò di fantasia per trovare un canale, fargli sentire che il suo non è un pianeta sconosciuto nella galassia sperduta chissà dove, o un meteorite che non sappiamo se si disintegrerà nell’aria o impatterà sulla terra, ma semplicemente una stella che brilla di una luce tutta sua, che è bella proprio perchè è unica e preziosa.

dott.ssa Martina Perini, psicologa, mediatrice familiare, specializzanda in psicoterapia sistemico-relazionale

 

  • FeliceMente è curata da Valentina Aletti, psicologa clinica, laureata presso l’Università degli Studi di Firenze. Specializzanda in psicoterapia sistemico-relazionale ha conseguito master di perfezionamento in PNL , diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare e obesità , consulenza tecnica e peritale e disturbi dell’apprendimento e comportamento in età evolutiva. Per informazioni o richieste scrivere a [email protected]
  • Avvertenza: questa rubrica ha come fine quello di favorire la riflessione su temi di natura psicologica. Le informazioni fornite hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale. Le mail saranno protette dal più stretto riserbo e quelle pubblicate, previo esplicito consenso del lettore, saranno modificate in modo da tutelarne la privacy.
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