LUCCA. Sarà l’ARCI regionale a gestire, in provincia di Lucca, il progetto sull’accoglienza richiedenti asilo e rifugiati gestito dall’amministrazione provinciale. Con la delibera di giunta approvata da Palazzo Ducale, infatti, non solo si conferma il soggetto vincitore del bando pubblico aperto la scorsa estate dalla Provincia ma, di fatto, ora potrà essere avanzata richiesta formale di finanziamento al Ministero degli Interni nell’ambito del progetto Sprar (Sistema nazionale di protezione richiedenti asilo e rifugiati).

La giunta guidata dal presidente Baccelli ha approvato nell’ultima seduta il progetto Sprar per il triennio 2014-2016 che vede la Provincia di Lucca ente capofila in partenariato coi Comuni di Borgo a Mozzano, Capannori, Castelnuovo Garfagnana, Gallicano, Lucca, Pietrasanta, Viareggio e le aziende sanitarie Usl 2 di Lucca e Usl 12 della Versilia.

Ad oggi il progetto ha permesso la presa in carico – sul territorio della provincia di Lucca – di un centinaio di persone che hanno avuto la possibilità di vedere salvaguardati i loro diritti e di venire accolti nelle comunità locali con uno percorso di integrazione e con specifiche iniziative di accoglienza e tutela.

Con il nuovo progetto triennale – che comunque dovrà essere finanziato dal Ministero degli Interni entro la fine del 2013 – è previsto un numero minimo di 29 persone che potranno essere accolti sul territorio grazie al sostegno dei soggetti che aderiscono al progetto.

L’associazione di promozione sociale ARCI (Comitato regionale toscano) collaborerà con gli uffici provinciali per l’organizzazione del servizio Sprar e nelle successive fasi di gestione ed erogazione dei servizi insieme con gli altri partner.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore provinciale alle politiche sociali Federica Maineri la quale sottolinea come “per il nuovo triennio 2014-2016 si siano affiancati nel progetto anche due Comuni della Versilia: Pietrasanta e Viareggio. Una rappresentanza territoriale, quindi, che rafforza il progetto che si configura come un vero e proprio atlante dell’accoglienza. In un momento così delicato per l’immigrazione nel nostro Paese – aggiunge – come enti locali abbiamo il dovere di rispondere ai bandi del ministero dedicati al sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati. Grazie al finanziamento di questi progetti riusciamo a fare la nostra parte sul fronte dell’accoglienza, della tutela dei rifugiati e dei servizi che spaziano dall’assistenza sanitaria e sociale alle attività multiculturali, dall’inserimento scolastico di minori all’insegnamento dell’italiano come seconda lingua per gli adulti, dalla mediazione linguistico-culturale fino all’informazione legale e ai servizi per l’alloggio”.
Si ipotizza il 1° gennaio 2014 quale data per l’avvio del nuovo progetto Sprar.

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