VIAREGGIO. Tutti uniti per rilanciare il distretto della nautica e il porto di Viareggio. E’ questa la proposta della Cna emersa dal convegno su Nautica-Porto-Infrastrutture. Per Viareggio e la Versilia è il tempo di decidere al quale ha partecipato anche il presidente della Regione Enrico Rossi. Soprattutto è il momento giusto per alzare il livello della discussione sui temi fondamentali – il porto, l’asse di penetrazione, l’organizzazione di una fiera internazionale – ed elaborare un progetto tecnico che abbia come obiettivo il rilancio del distretto della nautica e il ruolo di leadership che Viareggio deve avere per vincere le sfide della competitività sui mercati internazionali. Un’idea ambiziosa che può essere portato avanti grazie alla disponibilità arrivata da Comune, Provincia e  Regione e con un tavolo istituzionale al quale sono invitati a sedersi tutti gli attori fondamentali.

A introdurre i lavori è la relazione di Andrea Giannecchini, presidente nazionale di Cna-Nautica, che nel delineare i numeri della nautica viareggina spiega che è fondamentale combattere gli effetti della crisi che hanno portato a un repentino crollo del fatturato complessivo che ha causato non pochi problemi al settore. “Fortunatamente abbiamo trovato la forza di reagire – dice – e la risposta del nostro territorio è stata la decisa specializzazione verso il segmento dei grandi yachts. Un settore nel quale Viareggio si è attestata come leader indiscusso a livello mondiale. Una leadership che deve essere salvaguardata correndo sul piano della competitività. Per questo vogliamo trovare un percorso strategico comune che salvaguardi le aziende artigiane ma anche l’intero comparto della nautica. Per questo occorre mettere in campo azioni che ci salvaguardino”.

Le sue sono richieste ben precise e ritiene che il porto sia ingessato da un piano regolatore nato superato e basato su un’idea della nautica che ora non esiste più. “Il porto deve mettere al centro il lavoro, con spazi destinati a banchine operative con aree attrezzate e in sicurezza, dotate di servizi adeguati per le lavorazioni e la sosta di grandi yachts. Se ci dotiamo di questa struttura ci possiamo candidare per lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione e avere grandi imbarcazioni ormeggiate nel porto, una bella spinta per ristoranti e attività ricettive”. Poi chiede maggiore trasparenza sull’utilizzo delle banchine, individuando un metodo che sia una garanzia per evitare che siano sempre in mano ai soliti noti.

Tra le altre richieste fatte da Giannecchini ci sono tempi certi per il completamento dell’asse di penetrazione, l’organizzazione di una fiera internazionale della nautica che rappresenterebbe un’occasione storica per l’intero distretto toscano, la questione dell’ex mercato ittico, un’infrastruttura disponibile e a oggi inutilizzata, e quella del polo nautico. “Una vicenda che va affrontata con strumenti di mediazione e garanzia tra le parti sociali e istituzionali. Per questo riteniamo imprescindibile la presenza dell’area consortile, comprensiva di banchina, che possa mettere a disposizione, non solo ai soci, queste aree comuni attraverso l’approvazione di un regolamento chiaro e concordato tra tutti i soggetti interessati”.

Il sindaco di Viareggio Leonardo Betti ha assicurato che i punti chiave dell’amministrazione sono in linea con quelli esposti dalla Cna e che c’è l’intenzione di far salire il porto al primo posto in Italia per la nautica da diporto con la possibilità di accogliere anche le imbarcazioni da 60 metri. Quanto agli investimenti da fare, spiega che il Comune non può fare tutto da solo e che per questo ha intenzione di coinvolgere anche capitali privati e stranieri. Mentre ha sposato in pieno l’idea di un salone internazionale della nautica, un’idea della quale aveva già parlato con Enrico Rossi.

Proprio il presidente della Regione  è convinto che è fondamentale riprendere i lavori per il porto e rilanciare le iniziative. Quello dell’asse di penetrazione dentro  il porto è un tema che gli è stato sottoposto più volte e che gli viene sollecitato dagli imprenditori. Per questo ha pronta una programmazione su più anni dell’intervento con un finanziamento da 15 milioni di euro per renderlo fattibile.

L’altro tema è quello del dragaggio del porto per evitare l’insabbiamento con la conseguente riduzione del pescaggio per le imbarcazioni. Secondo Rossi Viareggio ha la vocazione per diventare un porto leader per le imbarcazioni sotto i 60 metri. Un’ambizione per la quale serve un progetto di alta qualità che la Regione è pronta a sostenere, anche grazie ai fondi comunitari 2014-2020.

A chiudere i lavori  è il presidente della Cna provinciale Luca Poletti. “A questa città serve una scintilla per ripartire – dice –. E credo che questa scintilla possa essere il porto. Per questo dobbiamo  avere un progetto e proseguire in tempi rapidi, con un’intesa complessiva di tutti gli attori. Se abbiamo un progetto e le idee chiare possiamo ottenere i finanziamenti, altrimenti rischiamo di perdere un settore dell’economia che è la base della nostra società”.

(Visitato 29 volte, 1 visite oggi)
TAG:
CNA convegno enrico rossi nautica porto rilancio viareggio

ultimo aggiornamento: 26-10-2013


Yare 2014. Torna a Viareggio l’appuntamento più innovativo del settore dei superyacht

Dalla Provincia 74 mila euro per il trasporto degli alunni disabili