LUCCA. Il Puccini Museum – Casa natale ha ricevuto un’altra preziosa donazione. Dalla data della riapertura, nel settembre 2011, altre 11 tra donazioni e affidamenti in comodato, hanno arricchito il Museo: le ultime in ordine di tempo il prezioso abbozzo di Bohème e il panciotto del Maestro. Questa volta la donazione è stata effettuata dalla Famiglia Artistica Milanese: una lapide di marmo con dedica in oro zecchino «A Giacomo Puccini» e il logo della Famiglia Artistica, il cardo spinoso. L’Associazione ha voluto donarla al Museo per garantire un’adeguata visibilità al prezioso cimelio. Il Sindaco e Presidente della Fondazione Giacomo Puccini, Alessandro Tambellini, e il direttore della Fondazione Giacomo Puccini, Gabriella Biagi Ravenni, hanno accolto il Presidente della Famiglia Artistica Milanese, Mariarosa Tavazzani ed alcuni soci venuti a rappresentare l’antica istituzione.

La Famiglia Artistica Milanese venne fondata nel 1873 da Vespasiano Bignami, e riuniva pittori, letterati e musicisti. La vocazione interdisciplinare è rispecchiata dal comitato direttivo, composto da due pittori e scultori, due architetti e musicisti, che con due letterati, eleggono un presidente. Tra i fondatori figura anche delegazione puccini museumFerdinando Fontana, il primo librettista di Puccini. La Famiglia Artistica riuniva i più importanti esponenti della Scapigliatura e, rispettando la sua vocazione interdisciplinare, organizzava concerti e conferenze di argomento musicale, esposizioni d’arte, feste e banchetti.

Puccini iniziò a frequentare la Famiglia Artistica molto presto: si era trasferito a Milano nel 1880 per proseguire gli studi al Conservatorio. Si ha notizia di varie occasioni in cui si esibì come pianista, oppure in cui venne eseguita musica sua.

In una lettera di Fontana a Giacomo Puccini del 21 Novembre 1885 si legge: « Anche alla Famiglia artistica stassera quanto cantare e suonare le Villi!». Le Villi era andata in scena una prima volta nel 1884 e poi, in nuove versioni, al Regio di Torino e alla Scala tra fine 1884 e inizio 1885. La musica de Le Villi destava interesse!

E ancora: sulla «Gazzetta musicale di Milano» si legge di una serata speciale, il 13 febbraio 1893: quella sera il grande Giuseppe Verdi si recò in visita alla Famiglia Artistica, dove, in occasione della rappresentazione del Falstaff, era stata organizzata una esposizione in suo onore. La cronaca riporta che quella sera «Pietro Mascagni suona una sua romanza e il coro delle fontane e del cicaleccio da I Rantzau; poi è la volta di Giacomo Puccini che suona alcuni brani da Manon (canta Mascagni)».

In un documento del 1899, che elenca tutti i soci della Famiglia Artistica, compare anche il nome di Giacomo Puccini, insieme a una lunga schiera di letterati, musicisti ed artisti, tra i quali Domenico Oliva (che aveva collaborato al libretto di Manon Lescaut), Arrigo Boito, Pietro Mascagni, Umberto Giordano, Ruggero Leoncavallo, Angelo Morbelli e Luigi Conconi.

Non si sa in quale occasione la Famiglia Artistica abbia fatto realizzare la lapide (parte dell’archivio storico è andato distrutto durante la seconda guerra mondiale), ma si deve essere trattato del riconoscimento offerto a un ‘vecchio’ frequentatore e socio, diventato famoso.

Quest’anno la Famiglia Artistica Milanese compie 140 anni d’attività culturale a Milano e in Lombardia; costante l’impegno nell’organizzazione di concerti, conferenze socio culturali, presentazioni di libri e mostre di pittura.

Il sindaco Tambellini ha ringraziato per la donazione ricevuta e l’Associazione è stata ben lieta di aver partecipato alla manifestazione per la posa della lapide in onore di Giacomo Puccini. La lapide è stata collocata nella Sala dei Trionfi, che raccoglie ‘omaggi’ al grande compositore..

 

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Una delegazione di 40 campanari a Bargecchia per ascoltare il famoso “doppio a 4”

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