ROMA. Nessun obbligo alla Presidenza del Consiglio dei ministri di provvedere alla richiesta di emissione del decreto di costituzione del Distretto turistico “Città Balneare di Viareggio”. Lo ha deciso la Ia sezione del Tar del Lazio, presieduta da Calogero Piscitello, che ha respinto un ricorso proposto da ‘Rete Imprese Balneari Viareggio’, ovvero oltre 50 imprenditori turistico-ricreativi del settore della balneazione operanti nel territorio litoraneo di Viareggio, mossi dall’intento di riqualificare e rilanciare l’offerta turistica a livella nazionale e internazionale.

Chiedevano ai giudici amministrativi di accertare l’obbligo di provvedere della Presidenza del Consiglio di ministri alla loro richiesta di emettere un decreto di costituzione del Distretto Turistico “Città Balneare di Viareggio”, nonché per il risarcimento dei danni subiti e subendi causati dall’inerzia serbata dall’Amministrazione. Nei loro intenti, il Distretto sarebbe capace di accrescere lo sviluppo delle aree ed dei settori di eccellenza del territorio, migliorando l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione dei servizi.

Il Tar, nel respingere il ricorso, ha sottolineato che “la valutazione volta alla istituzione del Distretto turistico – si legge nella sentenza – è consentita laddove sussista una intesa con le Regioni che, nella fattispecie in esame non risulta in alcun modo intervenuta”. In tale situazione giuridica e procedimentale, i giudici non hanno ravvisato “gli estremi per una valutazione positiva dell’istanza oggetto del ricorso”.

(fonte ANSA)

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