VIAREGGIO. Folta partecipazione nella sede di Viareggio al tavolo di confronto organizzato da Confcommercio-Imprese per l’Italia nell’ambito della giornata di mobilitazione nazionale per la legalità. L’occasione è stata propizia per riunire tutte le realtà che a vario titolo si trovano quotidianamente a fronteggiare i problemi derivanti dall’abusivismo e dalla contraffazione, vere e proprie piaghe che causano problemi ingenti alla nostra economia sottraendo fatturati cospicui al commercio ed ai servizi.

Dopo la diretta in streaming dalla sede nazionale di Roma si è scesi ad affrontare le problematiche più vicine “territorialmente” grazie agli interventi delle Forze dell’Ordine, delle amministrazioni e dei tanti imprenditori intervenuti in rappresentanza delle categorie interessate dal fenomeno.

Confcommercio della provincia di Lucca infatti ha promosso ben due incontri: nella sede provinciale hanno presenziato il Prefetto, il Questore, il comandante dei Carabinieri ed il comandante della Guardia di Finanza insieme agli esponenti delle amministrazioni locali.

In via Rèpaci invece erano presenti il tenente Raffaella Frassine per le Fiamme Gialle, che ha relazionato sulle ultime operazioni ad ampio raggio del corpo in Versilia, ed Enrico Parrini, dirigente del comando di Polizia di Forte dei Marmi, che ha posto invece l’attenzione sulla complessitàdella prevenzione resa difficoltosa dalla domanda forte che c’è verso prodotti e servizi contraffatti. Al tavolo anche il tenente Grazia Centrone dei Carabinieri.

In rappresentanza delle amministrazioni hanno preso la parola gli assessori al commercio e turismo Luca Mori (Pietrasanta), Alessandro Augier (Viareggio), Carlo Alberto Carrai (Camaiore) ed il consigliere di Forte dei Marmi Francesco Mattugini. L’auspicio di tutti è quello di poter continuare ed anzi rafforzare la sinergia con le forze dell’ordine per il contrasto di questi fenomeni di illegalità, che si presentano sotto molte sfaccettature e la cui repressione è necessaria per dare ossigeno alle imprese, a maggior ragione in un momento di difficoltàeconomica come quello attuale.

In una zona a forte vocazione turistica come la Versilia abusivismo e contraffazione commerciale comportano una sensibile alterazione del mercato, con forti profili di concorrenza sleale verso molti settori del tessuto economico come quelli, tanto per fare solo alcuni esempi, delle strutture ricettive (rappresentate dal presidente di Federalberghi Versilia Giugni), degli agenti immobiliari (rappresentati dal vice presidente della Fimaa Sartoni), della ristorazione, degli ottici e dell’abbigliamento.

Proprio il comparto della moda è forse il più colpito dal fenomeno: l’acquisto di false griffe è spesso visto dai clienti come un affare conveniente, sottovalutando le conseguenze negative che ha a livello di immagine “turistica” il proliferare di questa prassi con i venditori (nella maggior parte dei casi immigrati sprovvisti di permesso di soggiorno sfruttati dai fornitori, veri beneficiari del business) che battono strade e spiagge esponendo la propria merce.

Da qui, il forte grido di allarme lanciato dai rappresentanti delle categorie economiche e fatto proprio da Confcommercio che questo tavolo di confronto possa essere solo il primo passo di una concertazione più ampia ed operativa sul territorio per combattere un problema che non è più sentito solo a livello economico ma anche sociale.

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ultimo aggiornamento: 11-11-2013


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