VIAREGGIO. Daniele De Plano è stato nominato responsabile del progetto artistico del Festival Puccini di Torre del Lago. La nomina è avvenuta ieri martedì 12 novembre 2013 nella seduta del consiglio di indirizzo che, su proposta del consiglio di amministrazione, ha conferito al regista viareggino l’incarico di curare il progetto artistico del Festival Puccini di Torre del Lago per il prossimo triennio.
Daniele De Plano, già regista anche di apprezzati allestimenti del Festival di Torre del Lago tra cui Turandot con le scene del compianto Pietro Cascella – ma anche di Manon Lescaut firmata da Igor Mjtorai -, ha anche firmato numerosi allestimenti del Festival Puccini all’estero tra cui a Melbourne in Australia, León e Managua in Nicaragua ed è reduce dal grande successo a Seul, dove ha firmato la regia di Turandot andata in scena dal 31 ottobre al 4 novembre per quattro recite con oltre 10mila spettatori.
“Daniele De Plano per lo speciale legame che ha con il Festival Pucciniano dove ha mosso i suoi primi passi come assistente alla regia, per la straordinaria esperienza maturata sia in veste di regista lirico, che televisivo dell’ apprezzata trasmissione “Prima della Prima” è la persona che meglio può interpretare il nuovo corso del Festival di Torre del Lago che vuole divenire sempre più punto di riferimento nel mondo per le rappresentazioni delle opere del maestro Puccini”, dichiara la presidente Adalgisa Mazza.
“Il progetto della nuova governance della Fondazione Festival Pucciniano mira soprattutto a dare stabilità al Festival che in questi ultimi anni ha dovuto lottare contro la più assoluta precarietà.
“Già da quest’anno abbiamo voluto presentare un programma biennale, che prevede nel 2014 quattro titoli pucciniani – Madama Butterfly, La Bohème, Turandot e il Trittico che sarà rappresentato con i tre atti unici il Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi, la cui l’ultima rappresentazione a Torre del Lago è del 1974 vedeva protagonista Mario Del Monaco -, mentre nel 2015 proporremo Tosca, Madama Butterfly, Turandot e La Rondine.”
