VIAREGGIO.  “Sono contenta che il Presidente Letta abbia risposto celermente al sig. Piagentini, in quanto ha colto subito la necessità urgente di un atto che non poteva attendere. Ritengo che tale risposta valga anche per il Sindaco e per il Senatore del territorio e ne prendo atto. Non posso però essere contenta del contenuto che , mi spiace doverlo dire, non mi toglie dall’imbarazzo”.

Lo scrive la senatrice Pd, Manuela Granaiola.

“Mi riferisco a due passaggi della risposta. Il primo dove si afferma che “nel caso della strage di Viareggio, da parte del presunto autore dei reati, vale a dire del Gruppo Ferrovie dello Stato, c’è stata una proposta che offriva l’integrale risarcimento del danno. Integrale. Di fronte a questa proposta l’Amministrazione statale sul piano processuale non avrebbe potuto costituirsi in giudizio, per chiedere un risarcimento che veniva offerto, appunto, fuori dal processo.”

Per quanto mi risulta, da parte degli Avvocati della Presidenza del Consiglio, nel corso di questo anno vi è stata una continua trattativa con la compagnia di assicurazione per definire il quantum del risarcimento. La costituzione di parte civile poteva essere fatta già durante l’udienza preliminare.  Ma ciò non è avvenuto, nonostante gli Avvocati della Presidenza del Consiglio fossero sempre presenti. Eppure, nessun accordo e transazione era stato stipulato.  Ancora oggi, per quanto mi dicono, non vi è stata sottoscrizione di transazione,  né accettazione di alcuna proposta.

Con certezza, nessun accordo era stato stipulato il giorno 13 novembre scorso (1° udienza del dibattimento), ultima occasione per la costituzione di parte civile. In conclusione, la mancata costituzione di parte civile della Presidenza del Consiglio non è dovuta a cause processuali ostative. Solo la sottoscrizione di un atto di transazione costituisce un impedimento giuridico alla costituzione di parte civile, in quanto il diritto al risarcimento è ormai pattiziamente soddisfatto.

Nessuna proposta “…che offriva l’integrale risarcimento del danno…” impediva sul piano processuale, la costituzione di parte civile, finchè non accettata! La Presidenza del Consiglio come i familiari delle vittime, poteva e, a mio parere,  doveva costituirsi parte civile all’udienza preliminare del 25 Marzo 2013.

Mi spiace molto che non lo abbia fatto! Il secondo  è che , come hanno fatto le altre istituzioni, la costituzione di parte civile da parte della Presidenza del Consiglio avrebbe sicuramente rafforzato l’azione legale nei confronti dei presunti colpevoli della strage e avrebbe avuto un significato di grande umanità, sganciato da una mera logica di risarcimento monetario, al quale , con costi a volte molto pesanti, hanno rinunciato i familiari in nome della ricerca della verità e della giustizia. ta

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