VIAREGGIO. “Ammetto che credevo passasse un po’ più di tempo prima di scoprire che anche questa nuova, giovane, pulita ed innovativa giunta dimostrasse invece di comportarsi come tutti e che quindi fosse solo fumo e tutta facciata scrostata. Il nuovo anche in questo caso non esiste, tutti uguali, alla faccia della politica della Prima Repubblica.” Lo afferma in una nota Alessandro Santini, consigliere comunale del Pdl.

“Anche questa giunta non si dimostra immune dall’assegnare facili incarichi ad amici ed amici degli amici, nonché a quei collaboratori e ‘compagni’ di una lunga campagna elettorale, che sicuramente non hanno chiesto poltrone o incarichi politici ma che invece sanno benissimo come bussare alla porta del sindaco e sanno benissimo come chiedere incarichi e favori, alla faccia della trasparenza e legalità, alla faccia di chi fa la fila per consegnare curricula, progetti ed idee, alla faccia di chi spera ed aspetta di essere ascoltato e casomai scelto per un idea/progetto valido.

“No, nulla di tutto questo e come candidamente ammette l’assessore alla cultura Glauco Dal Pino ‘sicuramente il metodo non è consono e corretto ma subentrando come amministrazione dovevamo risolvere dei problemi e dovevamo coprire velocemente delle caselle e non potevamo aspettare i tempi che i bandi di gara pubblici impongono’. Questo in breve il succo del pensiero di Dal Pino, alla faccia dei viareggini onesti.

“Ovvero: so che non si può fare ma lo faccio lo stesso, tanto i viareggini capiranno e se poi non capiscono chi se ne frega, intanto di gli incarichi agli amici del sindaco, a qualche parente e qualche collaboratore politico lo do lo stesso. Vedere gli amici e i parenti sistemati ma soprattutto ben remunerati – 10mila euro qui, tanti altri di là – fa abbastanza tristezza, caro sindaco, lasciatelo dire. Ammetto, giuro: credevo, nel vederli lavorare accanto a te, che fossero lì gratuitamente e invece scopro che sono anche stati ben pagati. Ma caro sindaco Betti, e cara la mia Giunta tutta, ma la conoscete voi la parola ‘bando’? Per favore, un po’ di ritegno e un po’ di rispetto per la città.

“Ho fatto il presidente della Fondazione Carnevale di Viareggio per tre anni e non ho mai preso una mensilità di stipendio, mai un centesimo di euro dall’ente che amministravo. Ho avuto molte beghe legali, alcune ancora in corso, il 5 dicembre prossimo ho la nuova udienza in tribunale a Lucca per colpa del Carnevale Estivo.

“Ebbene, mio fratello Gian Luca è un avvocato con un suo studio legale, eppure mai e poi mai mi sono sognato o mi è passata per l’anticamera del cervello la malsana idea di conferirgli un incarico per difendermi anche ad esclusivo titolo gratuito. Tutti i miei collaboratori, dai più stretti dell’ufficio di presidenza a quelli delle commissioni spettacolo erano presenti in Fondazione a titolo gratuito.

“Sindaco Betti, per favore non cascare in queste stupidaggini sciocche e un po’ offensive per chi si comporta sempre correttamente e che da te si aspetta un nuovo e miglior modo di fare politica e di gestire la cosa pubblica, che non è cosa di famiglia & amici.

“Sindaco Betti, esistono i bandi e le gare e naturalmente si intendono bandi e gare pubblici, non all’interno di casa o della sede di partito. Nel vostro lessico cercate di usare meglio e più spesso questa parola: bando.”

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ultimo aggiornamento: 20-11-2013


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