FORTE DEI MARMI. Il sindaco Umberto Buratti entra nel merito della sentenza del Tar  che ha dato ragione  al Comune, rigettando il ricorso della società titolare  della sala slot  di via Matteotti. “Le recenti norme sul divieto di apertura nel centro storico di certe attività come le sale gioco con slot, – dichiara Buratti –  oltre al divieto vero e proprio, sono state adottate per far riflettere la nostra comunità  sui fattori di rischio a livello sociale e personale che il gioco con premi in denaro può produrre.

Anche gli operatori del settore, di recente, hanno sottolineato la necessita di avviare un’attenta valutazione critica e responsabile dell’intero comparto del gioco d’azzardo, un riordino complessivo di questa specifica offerta. Sempre gli operatori chiedono l’eliminazione degli apparecchi dagli esercizi generalisti, che non possono garantire un adeguato controllo del gioco minorile. Il legislatore deve intervenire perché sono sempre più numerose le persone a rischio dipendenza, che passano le loro giornate in solitudine davanti a queste macchinette mangiasoldi. Ritengo che la sentenza del Tar  sia andata in questa direzione, che ha come priorità la salute  pubblica, soprattutto quella dei minori, maggiormente vulnerabili. La mia amministrazione ha confermato la volontà di  un maggiore  regolamentazione delle attività commerciali, cercando  di scongiurare la scomparsa di quelle  a scopo sociale  che insistono nel centro cittadino,  approvando il Piano delle Funzioni che di fatto ne  vieta  l’apertura  di nuove nel centro storico. Il Piano  è stato approvato dal consiglio comunale nel marzo 2009  e ha stabilito che   le attività storiche del centro (nel caso di Forte dei Marmi quelle che hanno oltre quarant’anni) non possano più modificare la loro destinazione d’uso semplicemente facendone richiesta all’ufficio urbanistica e commercio, come era stato fino ad allora, ma debbano passare al vaglio del consiglio comunale. Di  questo piano è già pronta una bozza per una rilettura sulla base della normativa vigente, che verrà portata a breve in commissione urbanistica e poi in consiglio comunale.

Comunque – conclude il sindaco – tornando alle slot machine,  perché,  se si vuole concedere spazi ad attività  come quella,  non si autorizzano i Casinò con regole certe per l’accesso, in modo da controllare seriamente  chi vi accede?”

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