VIAREGGIO. Forse Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan (ma per quanto ancora?), avrà masticato amaro, nonostante il successo dei rossoneri a Glasgow in Champions League, vedendo le immagini di Borussia Dortmund-Napoli. Sopratutto rimirando il terzo gol dei tedeschi, segnato da Pierre-Emerick Aubameyang. Un nome esotico e difficile da ricordare. Non dalle parti di Milanello, dove il ragazzo si è allenato per un paio di stagioni con la formazione Primavera. Giocando, naturalmente, anche alla Coppa Carnevale.

Il giovane attaccante, figlio d’arte – il padre Pierre, nazionale gabonese, è una vecchia gloria del calcio francese -, approda in rossonero nel gennaio 2007 non ancora maggiorenne, giusto in tempo per disputare il Torneo di Viareggio assieme al fratello maggiore Willy. Il Diavolo allenato da Filippo Galli non fa, in verità, molta strada: la vittoria tennistica ai danni degli australiani dell’Apia Leichhardt Tigers non basta a compensare i pareggi contro Siena e Santos.

Pierre-Emerick ci riprova l’anno successivo, contando sull’apporto di promettenti compagni di squadra quali Alberto Paloschi e Davide Ancelotti, figlio di Carlo, giocatore – e allenatore – tra i più vincenti nella storia del Milan. L’attaccante di origini africane centra il bersaglio contro Belasica e Cesena e realizza anche un rigore nell’ottavo perso contro il Vicenza.

Più fortunato è stato Catilina, il più anziano dei fratelli Aubameyang: il suo nome compare tra quelli della spedizione rossonera che alza al cielo la Coppa Carnevale nel 2001, a oggi l’ultimo trionfo rossonero a Viareggio. Ma quello che ha fatto più strada è proprio Pierre-Emerick: dopo essere stato abbandonato dal Milan e aver sfornato gol a ripetizione in Francia, dopo essersi laureato capocannoniere alla Coppa d’Africa 2012 con la maglia del Gabon, ecco la chiamata del Borussia Dortmund. E la tripletta contro l’Augusta al debutto in Bundesliga. E il gol che affossa definitivamente il Napoli nella bolgia del Westfalen.

A Milano, forse, si mangeranno le mani. A Viareggio invece, nel quartier generale del Cgc, se le sfregano.

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