L’opposizione diserta il consiglio comunale sull’assestamento di bilancio. Martina: “Io ci sarò”

VIAREGGIO. “In relazione agli equilibri di Bilancio che il Consiglio Comunale è chiamato ad approvare domani sabato 30 novembre, pur sottolineando il ritardo con cui si è giunti alla preparazione dei documenti, ritengo che sia dovere di chi è stato eletto partecipare comunque al Consiglio, esprimere il proprio parere e il proprio voto qualunque esso sia: è quello che farò domani a differenza dei miei colleghi di minoranza che hanno deciso di non partecipare né alla Commissione Bilancio tenutasi stamani, a cui io invece ho partecipato in qualità di capogruppo, né al Consiglio di domani.” Lo rende noto Rossella Martina, capogruppo consiliare di “Viareggio tornerà bellissima”.

“Domani esporrò tutti i miei molti dubbi su questo equilibrio e in generale sul Bilancio preventivo 2013 peraltro impostato dal Commissario prefettizio; chiederò inoltre garanzie per il Bilancio consuntivo 2013 e per quello preventivo 2014 in modo che siano fatti in tempi brevi ovvero nei primissimi mesi del prossimo anno talché sia permesso di uscire dall’artificio contabile per ricominciare a ragionare del Bilancio in modo realistico e quindi responsabile, come peraltro esige la gravissima situazione del Comune di Viareggio.

“Riferendomi al chiaro documento stilato dai Revisori dei Conti che condivido in pieno, al momento del voto mi asterrò sottolineando:

1) che il documento in votazione non accenna in nessun modo ai debiti fuori bilancio che pure esistono e sono consistenti e che quindi debbono condizionare la futura azione tecnica e politica a riguardo.
2) che non vi sono certezze per quanto riguarda i crediti da riscuotere e che quindi questa voce di ‘entrata’ deve essere verificata al più presto e resa realistica molto più di quanto non lo sia nel presente documento.
3) la necessità di un’analisi seria e provvedente, anche politica, sulla ormai perenne mancanza di liquidità che i Revisori, pur con attenuanti, attribuiscono senza dubbio alcuno all’azione amministrativa degli anni 2006-2008 e quindi alla giunta Marcucci, con progressivo peggioramento dovuto al’inavvedutezza dell’amministrazione Lunardini.
4) la necessità vivamente sottolineata dai revisori di metter mano in modo decisivo alla ristrutturazione delle società partecipate che nella maggior parte dei casi producono effetti profondamente negativi a carico del Comune.
5) la necessità di rivedere in modo drastico la spesa del “Sociale” i cui volumi di spesa – si legge nel documento – tenendo conto della popolazione residente e della crisi recessiva, “non hanno alcuna comparazione con altre realtà financo industriali alle prese con problemi di uguale o maggiore dimensione”.

“In altre parole, si tratta di una spesa abnorme che deve essere rivista senza ipocrisie.”

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