CAMAIORE. Un primo intervento, subito, per bloccare il degrado. E poi si passa alla fase due: arredi e rilancio del cinema, magari coinvolgendo qualche privato nella gestione. Fa sul serio l’amministrazione Del Dotto. Del resto, la riapertura del cinema, era stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale del centrosinistra.

Per ora in mano al Comune c’è un progetto definitivo, redatto dall’ingegner Maurizio Bruschi dell’ufficio tecnico assieme all’ingegner Giuliano Dalle Mura della società Citta Futura. “In sostanza – hanno spiegato i due tecnici – la prima cosa da fare è bloccare il degrado della struttura, per evitare che peggiori”.

Come? Innanzitutto svuotandola dall’acqua che nel tempo si è depositata sul fondo del cinema. Acqua piovana, in gran parte, ma anche acqua delle fognature nere. Poi dovranno essere rifatte le pompe di sollevamento dell’acqua, i bagni. Importante intervento quello che riguarderà la parte esterna. La struttura infatti è studiata in modo che lentamente degradi, dall’alto verso il basso. Per questo sarà indispensabile rivedere le canale di raccolta delle acque piovane esterne, aumentando la portata e cambiandone la pendenza. “Pare ovvio – ha commentato Dalle Mura – che il cinema parte da un problema oggettivo: si è allagato ed è rimasto allagato. L’unica cosa da fare, nell’immediato, e togliere tutte le componenti, come l’acqua, che se lasciate in questo stato aumenterebbero il degrado. Una volta terminata questa fase faremo dei carotaggi nel terreno e nelle pareti, sperando di non trovare altre sorprese”.

In tutto questa prima fase costerà circa 175 mila euro: i lavori dovrebbero partire, salvo imprevisti, nella primavera 2014.

“Dopo di che – ha aggiunto il sindaco, Alessandro Del Dotto – passeremo alla seconda fase, all’acquisto dei macchinari, alla sistemazione dell’ingresso, agli arredi. Non escludo che in questa fase possa entrare nel progetto un soggetto privato che, in cambio della gestione per tot anni, si sobbarchi le spese per gli arredi, per il proiettore e via dicendo”.

“L’entità dei lavori richiesti per rimettere in sesto la struttura, rende bene l’idea di quale sia stata la pesante e scomoda eredità che la nostra amministrazione si è ritrovata al momento dell’insediamento – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici, Simone Leo – A questo va aggiunto che è stato impossibile trovare la documentazione completa che riguarda la ‘storia’ dell’immobile”.

“Quello a cui aspiriamo è un cinema che sia molto di più di una semplice sala di proiezione – specifica il sindaco Alessandro Del Dotto – Vogliamo infatti che sia realizzato un palco, per ottenere un piccolo centro congressi, ed uno spazio utile alle scuole, visto che ha 400 posti, ossia è molto più capiente dell’Olivo. L’idea è quella di una proprietà pubblica che, attraverso un gestore privato interessato, possa offrire spettacoli culturali d’essai e magari anche film in lingua originale, data la presenza di stranieri e l’interesse sempre più grande che questo specifico settore riscuote tra gli appassionati di cinema, anche in Versilia”.

(Visitato 91 volte, 1 visite oggi)

Dalla Siberia a Pietrasanta per applaudire Dashi Namdakov

Bar dello stadio di Pietrasanta, i lavori di ristrutturazione mantengono la tabella di marcia