VIAREGGIO. L’allarme rosso per il commercio viareggino non si è fermato nemmeno a dicembre, mese tradizionalmente positivo per le attività. Alla base della brusca frenata dei dati dello shopping natalizio ci sono ovviamente la persistente crisi economica ed il peso di tasse e tributi, la cui morsa si è fatta sentire per i consumi delle famiglie. Pesanti i passivi per quasi tutti i settori tradizionalmente “natalizi”, a partire dall’abbigliamento, le calzature e l’ottica ma anche i pubblici esercizi hanno avuto una flessione; tengono l’arredamento e gli oggetti per la casa.

Ci sono però anche motivi più specifici che hanno inciso profondamente: senz’altro la crisi generale ha avuto un peso determinante, secondo i dati Confcommercio in Passeggiata infatti il calo è stato in media del 20% mentre al Mercato ci sono stati picchi negativi del 50% in meno ma Viareggio paga anche i soliti annosi problemi che condizionano il turismo ed il commercio durante tutto l’anno ed i cui effetti a maggior ragione si sentono in quello che dovrebbe essere il mese clou. L’assenza di parcheggi, un appiattimento verso il basso dell’offerta qualitativa soprattutto al Piazzone, una scarsa cura del decoro urbano, tutte questioni che Confcommercio ha messo sul tavolo da tempo e che attendono una risposta perché, di fatto, la città è sempre meno città votata allo shopping prenatalizio; l’impressione generale è che manchi un po’ di calore e di accessibilità, che invece hanno città vicine come Lucca e Pisa.

Dati negativi confermati da Federico La Ferla, titolare del bar Orsi e referente per i pubblici esercizi che sono da sempre il vero termometro dell’affluenza in città: “E’ un dato di fatto che la gente non ha privilegiato Viareggio come meta per queste festività. Il calo registrato è circa del 30% e la settimana peggiore è stata proprio quella tra Natale e Capodanno, anche se in questo caso il meteo non ha di certo aiutato. Parlando con tanti colleghi la sensazione è la stessa: bisogna rendere la città più appetibile con una cornice ricca di eventi che invitino le persone a venire e magari soggiornare qui. Bene la festa dell’ultimo dell’anno ma non può bastare quella”.

Anche Fabio Castenasi dell’ottica Tomei in piazza Cavour ha le idee chiare: “Il calo è stato notevole, con in più l’anomalia che a dicembre abbiamo registrato gli incassi di novembre e viceversa. Ho sentito molte lamentele in giro e l’opinione comune è che al Mercato vada migliorata l’accessibilità e la visibilità dei negozi: spesso sono gli stessi viareggini ad ignorare che al di là dei banchi, sotto le logge, sono presenti determinate attività commerciali e questa è una penalizzazione non da poco”.

Un appello ai colleghi però lo lancia Piero Bertolani, presidente di Confcommercio Viareggio: “Soprattutto dopo Natale, ma anche prima, in giro ho visto troppi bar e ristoranti chiusi, stessa cosa con gli alberghi. Il primo gennaio ad esempio c’era tantissima gente a Viareggio ma tante attività erano chiuse. Tutti insieme invece dobbiamo impegnarci a dare un’immagine turistica diversa della città, sempre aperta ed accogliente per i visitatori ma anche per i viareggini stessi”.

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ultimo aggiornamento: 03-01-2014


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