VERSILIA. Chi ben comincia… è a metà dell’opera, non per gli olivicoltori a cui il nuovo anno ha portato l’ennesima incombenza burocratica: il registro di carico/scarico. E’ entrato infatti in vigore dal primo gennaio 2014 l’obbligo per i produttori di olio di registrare i movimenti di entrata e  di uscita per tutte le categorie di olio, dalla fase di estrazione al frantoio fino all’imbottigliamento incluso. Da sempre contraria la Cia – Confederazione Italiana Agricoltori che ha più volte denunciato e enormi difficoltà operative per l’applicazione del decreto oltre ad un eccessivo carico burocratico per gli olivicoltori e i frantoi, non in linea con gli obbiettivi di semplificazione del governo.

“L’unico successo che siamo riusciti ad ottenere come Confederazione” spiega Giovanna Landi responsabile di Cia Versilia “è che gli olivicoltori possano effettuare entro il 10 di ogni mese le annotazioni dei dati relativi alle operazioni del mese precedente (invece che ogni 6 giorni come proposto dal Governo), a condizione che l’olio ottenuto dalla molitura non sia superiore ai 500 chilogrammi per campagna di commercializzazione (dal 1° luglio al 30 giugno dell’anno successivo). I registri sono tenuti con modalità telematiche nell’ambito dei servizi del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN). Gli olivicoltori dovranno quindi al più presto registrarsi al SIAN e costituire e/o aggiornare il fascicolo aziendale. Sono esentati da tale obbligo gli olivicoltori che producono olio destinato all’autoconsumo (fino a kg 200) o stoccano esclusivamente prodotto confezionato ed etichettato.

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