PIETRASANTA. “Orsucci parla a nome del primo Partito di maggioranza della Città. Non si può permettere di liquidare una situazione come questa del fast food in Piazza Duomo con un semplice “…Non si deve avere atteggiamenti di chiusura a innovazioni o investimenti …”. Sono vere molte cose che accenna, ma poi a quale conclusione si volge, quale sarà l’atteggiamento degli uffici di fronte alle richieste legittime del privato che vuole aprire il locale? Certe volte la burocrazia è buona e certe volte è cattiva, dipende sempre dai punti di vista. Gli amministratori di sinistra sono già pronti a cedere facilmente di fronte magari a ventilati posti di lavoro disponibili, spero di no”.

Lo scrive Gabriele Marchetti, capogruppo del Gruppo Misto in Consiglio Comunale rispondendo ad Antonio Orsucci, segretario del Pd di Pietrasanta in merito alla ventilata ipotesi dell’apertura di sale slot e fast food nel centro storico della città.

“Oggi in centro abbiamo già molti ristoranti, la qualità del servizio è sempre misurata dal cliente con la relativa aspettativa di successo dell’impresa, secondo me addirittura dovremmo arrivare a studiare una misura per limitarne  di nuovi al fine di impreziosire gli esistenti, non facendo crescere i disagi già importanti dei residenti.

Un fast food in Piazza Duomo è un problema, non possiamo nasconderlo. La poesia della nostra Piazza è unica perché è diversa da molte altre e non mi basta sentirmi dire che i fast food sono presenti ovunque. Ovunque non è la Piazza Duomo a Pietrasanta. Lo scorcio che ci regala è unico e va protetto. Possiamo ospitare un locale del genere in tantissimi altri punti validi del nostro territorio, magari con parcheggi e viabilità, noi desideriamo nuove imprese che portino lavoro e non imprese che alla fine della storia lo toglieranno, sia a causa di una non nascosta concorrenza, sia perché renderebbe la nostra Piazza ahimè inadatta ad ospitare manifestazioni ed opere d’arte.

La mia conclusione è chiara, Sindaco fai pesare i regolamenti sulle insegne e pubblicità, arredo urbano, igiene dei locali, deroghe sanitarie e quant’altro ponga un limite oggi ed uno stop domani, ad iniziative di difficile gestione come queste, troverai sostegno in questa direzione, ci prendiamo le nostre responsabilità”.

 

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