VIAREGGIO. Una sostanziale bocciatura dell’Italicum, la proposta di legge elettorale avanzata dal segretario del Pd Matteo Renzi: è quella che arriva dal Partito dei Comunisti Italiani e della Federazione della Sinistra, a firma del segretario provinciale Stefano Lodi Rizzini.

“La legge elettorale è un elemento sostanziale per la vita democratica di un paese. Il sistema proporzionale è un sistema tipico di una democrazia parlamentare, in cui anche gli ultimi possono avere voce e rappresentanza.

“Un sistema maggioritario con liste bloccate, soglie di sbarramento alte e premi di maggioranza esagerati, prefigurano invece il cambiamento del modello istituzionale e sociale nel nosto paese, prefigurando l’introduzione di un sistema presidenziale e un modello sociale e di rappresentanza all’americana, bipolare, dove chi ha soldi e potere condiziona sostanzialmente le politiche governative e dove i partiti non sono più luogo di confronto ma strumenti utili unicamente ad organizzare primarie e la campagna elettorale al leader di turno, e dove la maggioranza degli aventi diritto al voto non va a votare per la consapevolezza e la rassegnazione che anche nel cambio di schieramenti al governo le proprie condizioni di vita non cambierebbero.

“Se passerà la nuova legge elettorale il problema politico di fondo non sarà legato al fatto che i comunisti e la sinistra non siederanno in Parlamento, ma che non saranno rappresentate in parlamento le istanze di interi strati sociali, i più deboli. Crediamo sia necessario non rassegnarsi passivamente a quest’ultima, definitiva, aggressione alla vita democratica del nostro Paese.

“Questa battaglia non è da ritenersi l’ultima in ordine di importanza, ma la prima, perché rappresenta l’essenza stessa del diritto degli ultimi ad avere voce in un contesto in cui è solo il mercato a dettare le regole.
Questo tema dovrebbe essere un fronte di lotta comune di tutte le forze a sinistra del PD, ma anche di tutti coloro, realmente democratici, che desiderano un modello sociale e un modello di rappresentanza più vicini alle reali necessità dei cittadini e non un nuovo sistema politico istituzionale che sia funzionale a mantenere lo status quo in modo perenne, in modo che, nella virtuale alternanza, tutto cambi perché nulla cambi.

“Dai gruppi dirigenti nazionali della sinistra ci aspettiamo una risposta politica e organizzativa adeguata al livello di questa aggressione verognosa nei confronti della vita democratica del nostro paese e del diritto sacrosanto dei cittadini di votare i propri rappresentanti.

“Per quanto ci riguarda, ci diamo da subito disponibili alla mobilitazione e a sostenere qualsiasi iniziativa forte si voglia mettere in piedi, anche nella nostra provincia, per impedire l’attuazione di questa nuova e peggiore legge truffa.”

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