LUCCA. Sarà dedicata al ricordo dello sterminio dei disabili nella Germania nazista e alla figura di Guglielmo Lippi Francesconi la seduta congiunta del Consiglio comunale e del Consiglio provinciale che si terrà domani, sabato 25 gennaio, alle ore 10 a Maggiano, nell’auditorium del Auditorium del Polo Didattico dell’Azienda USL.

L’iniziativa, fortemente voluta dai due enti, è uno degli eventi più significativi del calendario condiviso che Comune e Provincia di Lucca dedicano alla giornate della Memoria e del Ricordo.

Lo sterminio dei disabili ad opera dei Nazisti, noto anche come Aktion T4 (T4 è l’abbreviazione di Tiergartenstrasse 4, l’indirizzo di Berlino dove era situato il quartier generale del programma), è una pagina terribile e ancora troppo poco conosciuta della storia europea.

Nella Germania nazista i disabili fisici e psichici erano considerati un peso inutile per lo Stato che non poteva e non voleva spendere soldi per mantenere in vita “persone la cui vita non era degna di essere vissuta”, secondo quanto si può leggere in una pubblicazione scientifica del 1920, curata da un giurista, Karl Binding, e da uno psichiatra, Alfred Hoche. Alla base di Aktion T4 vi era l’eugenetica che auspicava il miglioramento della razza partendo dall’estinzione delle cellule “degenerate”. La via nazista all’applicazione della teoria eugenetica fu la soppressione o sterilizzazione delle persone malate.

Le due assemblee consiliari discuteranno questo tema dopo aver ascoltato i contributi di Armando Sestani, vicepresidente dell’Istituto Storico della Resistenza e operatore della cooperativa Crea di Viareggio, che da anni porta avanti un interessante progetto per le scuole sull’Aktion T4, e di Vania Nottoli, presidente di ANFFAS Lucca che in febbraio allestirà a Palazzo Ducale una mostra dedicata allo sterminio dei disabili.

La vicenda del professor Guglielmo Lippi Francesconi e del suo rifiuto di usare la psichiatria come strumento di sopraffazione e di violazione della dignità della persona sarà illustrata da Gianluca Fulvetti, direttore Istituto Storico della Resistenza. Il medico, direttore del manicomio di Maggiano, infatti, si oppose alle richieste del fascio lucchese di deportare i malati di mente, subì violenze e intimidazioni e nel 1944 perse la vita ad opera delle SS.

Lippi Francesconi nacque a Lucca nel 1898. Dopo aver preso parte alla Prima Guerra Mondiale, si iscrisse a Pisa alla Facoltà di Medicina e nel 1936 divenne direttore dell’Ospedale Psichiatrico di Maggiano. Come primario si distinse per la sua ferma opposizione all’uso della camicia di forza e per la volontà di ridare dignità ai malati ricoverati nella struttura. Dal 1942 assunse posizioni sempre più contrastanti con le richieste del fascio di Lucca, fino ad arrivare al rifiuto della deportazione dei pazienti a lui affidati. Nell’estate del 1944 i rapporti si fecero sempre più tesi e sfociarono nella sua uccisione, nel settembre 1944.

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ultimo aggiornamento: 24-01-2014


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