LUCCA. E’ stato aggiornato e perfezionato il Piano provinciale di emergenza evento neve e gelo a bassa quota, presentato questa mattina (sabato 25 gennaio), a Palazzo Ducale dal presidente della Provincia, Stefano Baccelli, e dal prefetto di Lucca, Giovanna Cagliostro, insieme all’assessore alla Protezione Civile, Diego Santi, a Francesco Grossi, funzionario della Protezione Civile, il vice prefetto vicario Stefania Trimarchi e il direttore generale della Provincia, Riccardo Gaddi.

Negli ultimi anni, infatti, il territorio provinciale è stato interessato da eventi climatici caratterizzati da temperature basse e precipitazioni nevose, con la conseguente formazione di ghiaccio, che hanno comportato la riduzione della transitabilità delle strade e, nei casi più gravi, l’isolamento di alcune frazioni, anche al di sotto dei 200 metri sul livello del mare.

Il prefetto Cagliostro e il presidente Baccelli nei loro interventi hanno sottolineato l’importanza del “gioco di squadra” che ha portato, fin dal 2011, alla stesura di dettagliato piano di azione che ha già dato ottimi risultati in termini di prevenzione e risoluzione dei problemi causati da nevicate in zone pianeggianti.

Nel territorio della provincia di Lucca, quando le precipitazioni interessano l’area della Piana e della Versilia, vengono interessate molte e importanti arterie autostradali, regionali e provinciali. Il volume di traffico coinvolto da una parte e una scarsa abitudine a confrontarsi con l’evento neve dall’altra, rischiano di amplificare ancor più l’impatto sul territorio, rendendolo di fatto necessario l’intervento della Protezione civile.

Già da tempo è a lavoro un tavolo – al quale prendono parte la Prefettura, la Provincia, i Comuni della Piana e della Versilia il Centro intercomunale Versilia Nord, l’Anas, Autostrade per l’Italia, la Società autostradale ligure, Rfi e le forze dell’ordine – che ha predisposto un piano per fronteggiare l’evento neve nelle zone di pianura. Il lavoro non si è fermato e, adesso, viene firmato un nuovo accordo, con gli aggiornamenti che l’esperienza ha evidenziato essere necessari per una sua corretta funzionalità.

Le novità. Tre, sostanzialmente, le novità di questa nuova stesura del Piano provinciale di emergenza evento neve e gelo a bassa quota: il capitolo sull’emissione dei provvedimenti di sospensione della circolazione dei mezzi pesanti; l’aggiunta di una nuova area di ammassamento dei mezzi pesanti, situata ad Altopascio; le procedure di gestione del fenomeno di “freezing rain” o “pioggia gelata” e l’allineamento con la nuova direttiva ministeriale.

Per quanto concerne i provvedimenti di sospensione della circolazione dei mezzi pesanti, l’esigenza nasce dall’aver constatato che i mezzi pesanti, durante un evento neve e gelo, spesso rappresentano una delle maggiori criticità per il sistema stradale. Quelli che non sono adeguatamente attrezzati, infatti, spesso innescano incidenti stradali o il blocco della viabilità, mentre la creazione di file di mezzi pesanti in caso di blocco stradale può determinare l’impossibilità di garantire i servizi di spalatura e spargitura sale, oltre che l’arrivo di eventuali mezzi di addetti al soccorso sia tecnico che sanitario.

A fronte di tale situazione, è adesso contemplato che ciascuna amministrazione interessata dal Piano proceda all’individuazione di aree da destinare allo stazionamento di mezzi pesanti, anche più giorni. In queste aree verranno organizzate attività di assistenza, con possibilità di ristoro e pernottamento. In questo contesto è stata anche individuata un’area aggiuntiva per l’ammassamento di questo tipo di veicoli, nel comune di Altopascio.

da sx Grossi Santi Cagliostro Baccelli GaddiIl fenomeno della “pioggia gelata” (o “freezing rain”) si verifica quando la precipitazione passa dallo stato liquido in aria al congelamento immediato quando tocca il suolo. Si tratta di un fenomeno non prevedibile e molto insidioso per la circolazione dei veicoli, per il quale sono state delineate alcune linee di intervento tempestivo, finalizzate a ridurre i disagi per il traffico.

Questo aggiornamento del Piano, inoltre, tiene conto e si adegua alle ‘Linee guida per la gestione delle emergenze di viabilità determinate da precipitazioni nevose. Regolamentazione della circolazione in autostrada dei veicoli pesanti in presenza di neve’, recentemente approvata dal Ministero dell’Interno.

Firmatari. Il  Piano provinciale di emergenza evento neve e gelo a bassa quota viene siglato da: Prefettura di Lucca; Provincia di Lucca; Comuni di Lucca, Altopascio, Capannori, Montecarlo, Porcari, Viareggio, Massarosa, Camaiore, Forte dei Marmi, Seravezza, Pietrasanta; Centro intercomunale di Protezione Civile Versilia Nord; Vigili del Fuoco; Asl 2 e 12; Carabinieri;  Polizia; la Guardia di Finanza; Corpo forestale dello Stato; Autostrade per l’Italia; Salt; Anas e Rfi.

Gli obiettivi. Il documento siglato si pone sia degli obiettivi generici, sia degli obiettivi specifici. Quelli più generali comprendono il recepire e condividere tra tutti i soggetti competenti le procedure interne e gli strumenti di pianificazione esistenti per la gestione degli eventi neve e gelo; la definizione e la condivisione di una pianificazione di protezione civile, volta alla gestione dell’emergenza causata dalla presenza di neve e gelo nelle zone pianeggianti e, infine, la possibilità di migliorare la capacità operativa complessiva del sistema di protezione civile, rispetto a un evento di questo genere.

Per quanto, invece, concerne gli obiettivi specifici, il Piano permette di definire le procedure paricolari per prevenire situazioni di blocco sulla viabilità ordinaria e autostradale, causate da un evento neve e gelo a quote pianeggianti. Permetterà altresì di definire procedure ad hoc per prevenire l’interruzione dei collegamenti con le strutture strategiche della Piana e della Versilia, di avere a disposizione un protocollo per l’assistenza alla popolazione coinvolta nei blocchi sulla viabilità ordinaria e autostradale; definire le procedure relative al blocco dei mezzi pesanti, dell’interruzione dei servizi pubblici, le modalità di raccordo tra i vari soggetti e le procedure di informazione alla popolazione.

Operatività del piano. La gestione delle procedure e delle attività per fronteggiare l’evento neve al di sotto dei 200 metri sul livello del mare ha inizio con l’emissione dell’allarme meteo regionale. I livelli di progressiva gravità sono definiti in rapporto al grado di interessamento della viabilità di pianura.

Fondamentale è il raccordo tra i vari soggetti, che avviene su due livelli: tecnico-operativo e strategico-decisionale, tramite i due organismi attivati in maniera congiunta da Provincia e Prefettura: la Sala Operativa Provinciale Integrata e l’Unità di Crisi Centro Coordinamento Soccorsi.

tavola1 Sopi. La Sala Operativa Provinciale Integrata (Sopi) viene attivata congiuntamente dal Responsabile della Funzione Protezione Civile della Provincia e dal Dirigente responsabile della Prefettura nella fase di preallarme. La Sopi è organizzata per funzioni di supporto, ognuna delle quali è affidata a un soggetto responsabile. I suoi compiti specifici sono: scambiare informazioni e comunicazioni da e con tutti gli altri soggetti; disporre l’impiego sinergico e integrato delle risorse; attuare le disposizioni dell’Unità di Crisi provinciale-Centro Coordinamento Soccorsi; fornire tutte le informazioni sull’evento in atto all’Unità di Crisi Provinciale-Centro Coordinamento Soccorsi.

Unità di crisi provinciale. L’Unità di crisi provinciale–Centro coordinamento soccorsi è attivata congiuntamente dal presidente della Provincia e dal Prefetto e avviene al passaggio alla fase di allarme. Ha il compito di disporre le attività che la Sopi deve realizzare per superare le criticità in atto e attivare il necessario raccordo strategico tra i vari soggetti.

Informazione alla popolazione. L’informazione alla popolazione costituisce un elemento di fondamentale importanza, la cui organizzazione ed efficacia può essere determinante nella prevenzione delle problematiche di protezione civile. In particolar modo, nell’area della Piana di Lucca e della Versilia, dove la popolazione è poco abituata a rapportarsi con l’evento neve/gelo, vengono individuate due azioni: l’informazione preventiva sulle condizioni meteo  e sugli eventuali provvedimenti preventivi e ordinanze preventive adottate e informazione durante l’evento, sulle condizioni meteo previste, sulle criticità in atto e sugli eventuali provvedimenti di gestione stradale adottate.

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