VIAREGGIO. Spesso il silenzio fa più rumore di tante parole. Samuele Pizza, leader dentro e fuori dal campo, pacato e misurato, mai una dichiarazione stonata o sopra le righe, spicca il volo. Lo aspetta Avellino, piazza esigente e allo stesso tempo calda, caldissima, capace di trascinare chiunque col suo tifo caloroso e avvolgente. Lo attende un campionato di Serie B, in una squadra che sta lottando per le posizioni di vertice, nonostante il passo falso di Novara.

Si è allenato oggi per l’ultima volta. Poi, per lui, il capitano, è giunto il momento, doloroso, dei saluti. I compagni, l’allenatore, i dirigenti, lo staff medico. E soprattutto il presidente. “Un grazie speciale va a lui, che per questa squadra soffre e compie tanti sacrifici”.

Samuele è diviso tra due fuochi: da una parte arde l’entusiasmo per “l’occasione della vita”, dall’altra c’è il dispiacere di lasciare affetti, soprattutto quelli extracalcistici.

“Si è presentata questa occasione all’improvviso e non potevo certo rifiutarla. Per me questo è un doppio salto, farò del mio meglio”. Samuele la B l’aveva solo sfiorata. Svolse la preparazione con l’Empoli e nulla più. Lo sa che sarà difficile trovare spazio, ma ovviamente porta con sé la voglia di sfondare: “Ho ricevuto offerte da altri club di Prima Divisione, ma io l’ho sempre detto che, a parità di categoria, non mi sarei mosso da Viareggio”.

Approda ad Avellino in prestito, formula “che lascia tutto aperto”. “Farò tutto il possibile per meritarmi la fiducia del club – dice – se poi così non sarà, a fine stagione tornerò al Viareggio e valuteremo la situazione”.

Una fugace apparizione sul viale dei ricordi è necessaria: “Il momento più bello dei miei anni al Viareggio è stata l’ultima salvezza, ottenuta senza i play-out. Ma non posso neppure scordare gli spareggi con Cosenza e Monza”. I tifosi si sono divisi, riguardo la sua cessione. Opinioni contrastanti. Dove sta la verità? “La mia partenza è stata inevitabile, sia per le condizioni non facili in cui versa la società, sia per la mia voglia di sfruttare questa opportunità. Capisco la delusione dei sostenitori, ma il Viareggio può comunque lottare per i play-off: ha preso due giocatori bravi come Mungo e Nicolao”.

Il treno è passato in un gelido martedì di gennaio e Samuele ci è salito sopra al volo. Il Viareggio deve voltare pagina e guardare avanti. Un’azione dolorosa, ma inevitabile.

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ultimo aggiornamento: 28-01-2014


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