VIAREGGIO. “Positivo e utile l’incontro avuto questa mattina al Ministero della Giustizia con il gruppo di lavoro costituito per valutare lo stato di attuazione della riforma delle circoscrizioni giudiziarie.” Lo scrive in una nota la senatrice viareggina Manuela Granaiola (Pd).

Erano presenti Gloria Puccetti e l’architetto Franco Allegretti, rispettivamente vicesindaco e dirigente all’urbanistica del Comune di Viareggio, l’avvocato Riccardo Carloni, presidente delle camere penali di Lucca e l’avvocato Alessandro Garibotti, presidente dell’ordine degli avvocati di Lucca.

Positivo, scrive Granaiola, perché “gli intervenuti hanno potuto fornire alla presidente del gruppo di lavoro Palma Guarnieri tutti i dati relativi alle criticità che in sede di attuazione della riforma sono aumentate in modo esponenziale rispetto a quelle già espresse a suo tempo, in particolare quelle relative all’organizzazione del lavoro, alla situazione logistica, alle difficoltà per i cittadini utenti e per i lavoratori del tribunale, per gli avvocati e per i magistrati.

“Personalmente ho fatto presente di aver chiesto alle autorità competenti, senza peraltro aver ancora ricevuto alcuna risposta, ragguagli sull’agibilità, l’idoneità in termini di salute, dei locali messi a disposizione nel tribunale accorpante e di aver chiesto alla Sovrintendenza se gli interventi effettuati sono stati dalla stessa autorizzati .

“La presidente ha assicurato che le notizie assunte nell’incontro saranno trasmesse al Ministro e che sarà con molta probabilità disposta un’ispezione e le necessarie verifiche per valutare fino in fondo gli effetti causati dalla soppressione della sezione di Viareggio.

“Ricordando agli intervenuti che i decreti correttivi potranno essere emessi fino a settembre, abbiamo ben compreso che il problema è e resta politico. Vale a dire: anche se tutte le ragioni portate a sostegno della necessità di mantenere la sede di Viareggio fossero inconfutabili, se non c’è una vera unità di intenti di tutte le forze politiche e delle istituzioni coinvolte – primi fra tutti il sindaco di Lucca e quelli della Versilia – difficilmente riusciremo ad ottenere un decreto correttivo.”

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