VIAREGGIO. L’attenzione della presidenza e della direzione dell’area protetta sui temi delle discariche e dei rifiuti abbandonati è massima, seppure l’Ente Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli non abbia alcuna competenza in tema di rimozione dei rifiuti lungo il litorale né nelle pinete della Macchia di Migliarino o in quella lucchese, così come in tutte le altre zone di bosco non sottoposte alla sua gestione diretta.

Lo ricorda il Presidente dell’Ente Parco, Fabrizio Manfredi, che precisa: «A seguito della ricezione di segnalazioni da parte dei cittadini o delle associazioni maggiormente presenti sul territorio, gli uffici dell’Ente Parco, e talvolta io stesso in prima persona, si fanno sempre parte diligente nel trasferire ai preposti organi delle amministrazioni comunali, che hanno il dovere di intervenire, le informazioni ricevute dagli utenti, per contribuire a ridurre i tempi che talvolta occorrono per superare certe situazioni di degrado.

Per quanto riguarda le aree al confine tra il territorio comunale di Vecchiano e quello di Viareggio, ho provveduto a suo tempo ad avvertire della situazione il Comune di Vecchiano e la società incaricata del servizio di rimozione dei rifiuti, partecipando anche ad un apposito incontro che si è tenuto poco tempo fa a Viareggio: ho avuto rassicurazione sul fatto che il Comune di Vecchiano avrebbe effettuato i sopralluoghi e attivato le procedure interne necessarie a risolvere la situazione denunciata, e sono certo che ciò avverrà quanto prima.»

Il Presidente Manfredi ricorda anche che gli enti pubblici, negli ultimi anni sottoposti a tagli e a contrazioni della spesa, possono a volte non essere in grado di provvedere in modo autonomo al monitoraggio di situazioni di degrado che potrebbero venire a crearsi, e per questo rilancia con forza l’idea sulla quale l’Ente Parco è al lavoro da qualche mese, e che a breve potrebbe iniziare a dare i primi esiti: «Con il Direttore Gennai, stiamo tentando di dar vita un “esercito” di amici del Parco, sotto il coordinamento dell’Ente, che comprenderà le GAV (Guardie ambientali volontarie), le associazioni più attive sul territorio e gruppi di cittadini, e che potrà dedicarsi nel corso di tutto l’anno a supportare le istituzioni locali con interventi di pulizia del bosco, della spiaggia e delle aree paludose all’interno dell’area protetta; riteniamo che questa possa risultare un’iniziativa utile non solo per permettere di tenere maggiormente sotto controllo alcune porzioni del Parco e far sì che esse possano risultare maggiormente pulite e in condizioni di decoro, ma anche per stringere in modo più saldo il rapporto tra i cittadini e il patrimonio ambientale. Così le stesse associazioni e i volontari maggiormente presenti potranno dare un contributo ancor più prezioso alla vita dell’area protetta.»

Obiettivo dell’Ente Parco è andare oltre le sporadiche operazioni di pulizia volontaria che vengono talvolta organizzate nei vari punti del parco, facendo piuttosto divenire in futuro tali appuntamenti, al momento estemporanei ed occasionali, sempre più organici e strutturati, inserendoli in una cornice di attività annuali.

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