VIAREGGIO. Lunedì scorso, nel posticipo del massimo campionato italiano, alla Sampdoria era bastato un guizzo di Maxi Lopez per trionfare nel derby di Genova. Alla Viareggio Cup i giovani blucerchiati, contro i rivali di sempre, fanno ancora meglio: con tre reti – curiosità: era finita così anche in campionato Primavera – l’undici ligure conquista altrettanti punti che garantiscono la qualificazione agli ottavi di finale.

Passato il quarto d’ora accademico di reciproco studio, le due genovesi mettono da parte i convenevoli: nel giro di nemmeno un minuto la rasoiata mancina di Mastropietro lambisce il palo e Fenati centra la base della traversa su punizione calciata da Mattia Lombardo, figlio dell’ex gloria blucerchiata Attilio.

Dopo un paio di occasioni capitate al Genoa – staffilata di Bouhali respinta da Falcone e conclusione debole di Mastropietro – la Sampdoria riesce a passare: Hraiech butta in area il pallone per Oneto che con una girata degna da centroboa della pallanuoto, sport molto popolare in Liguria, beffa il diretto marcatore e infila alle spalle del’immobile Albertoni.

Il gol del centravanti sblocca non solo il risultato, ma anche l’undici allenato da Enrico Chiesa che in chiusura di frazione sfiora il raddoppio con Fenati, fermato solo dal palo. Il 2-0 arriva comunque, in apertura di ripresa: Ciccone si avventa su una palla vagante in area e la scaraventa prepotentemente in fondo al sacco. Ai limiti del paranormale quanto avviene poco dopo: in due minuti la Sampdoria beneficia di altrettanti calci di rigore, e Lombardo riesce a fallirli entrambi – per la cronaca: il primo non inquadra lo specchio, il secondo colpisce portiere e palo.

Il finale di gara è incandescente: fioccano le ammonizioni, Todisco si fa addirittura espellere per un fallaccio su Rolando e complica la missione rimonta del Genoa. Che, nella storia del torneo, è riuscito a battere solamente una volta gli acerrimi rivali – era il 1987 e ci si giocava un posto per le semifinali – in quattro scontri diretti. Buono solo per le statistiche, e per i (pochi) tifosi presenti sugli spalti, il gol di Corsini in pieno recupero a due passi dalla porta sull’ennesimo passaggio vincente di Hraiech.

SAMPDORIA-GENOA 3-0

SAMPDORIA (3-5-2): Falcone; Placido, Lombardo, Zigrossi; Rolando, Fenati (37′ st Petdji Tsila), Ivan, Hraiech, Dejori; Ciccone (26′ st Manaj), Oneto (42′ st Corsini). All. Chiesa.

GENOA (3-4-3): Albertoni; Sokoli, Todisco, Soprano; Bouhali, Romada, Tagliavacche, Blaze (32′ pt Di Marco); Mastropietro (35′ st Brusacà), Panico (16′ st Tommasone), Velocci (7′ pt Held, 16′ st Lanzalaco). All. Juric.

Arbitro: Volpi di Arezzo (Mariottini e Scacchi di Arezzo).

Reti: 41′ pt Oneto, 15′ st Ciccone, 49′ st Corsini.

Note: angoli 5-2. Ammoniti: Blaze, Fenati, Mastropietro, Oneto, Sokoli, Soprano, Lanzalaco. Espulso al 32′ st Todisco per gioco violento. Recupero: pt 3′, st 5′. Al 20′ st e 22’st Lombardo sbaglia due tiri di rigore.

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