VIAREGGIO. Nella serata di ieri, nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio, personale del Commissariato di Viareggio, nel corso di un appostamento effettuato all’ex Campo di Aviazione, ha verificato la presenza di un cittadino extracomunitario, già noto alle forze di Polizia, che con atteggiamento furtivo si spostava sulla via Pisano. Poco dopo le 21.00 all’altezza del distributore della Esso, l’extracomunitario si avvicinava ad una autovettura ferma col motore acceso e consegnava due bustine contenenti della sostanza stupefacente.
Gli agenti sono quindi intervenuti immediatamente e sono riusciti a fermare lo spacciatore mentre stava tentando di scavalcare una siepe per darsi alla fuga. Sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di due telefoni cellulari, e oltre mille euro in contanti in banconote di vario taglio, ritenute provento dell’attività. Dopo aver recuperato altre due dosi di sostanza stupefacente che l’extracomunitario aveva gettato all’interno dell’autovettura per liberarsene, gli operanti procedevano alla perquisizione del domicilio dove lo spacciatore vive con altri due suoi connazionali trovando nella stanza a lui in uso, ossia un bilancino di precisione, nascosto in una scatola da scarpe; una decina di involucri di cellophane contenenti cocaina per un peso complessivo di gr. 42,5; una collana in oro del peso di gr. 71 con la chiusura rotta, un casco jet nuovo e un telefono cellulare dei quali l’arrestato non sapeva fornire spiegazioni plausibili sul possesso.
Accompagnato negli Uffici del Commissariato lo spacciatore è stato identificato per un marocchino di 38 anni, pluripregiudicato, con numerosi alias, irregolare sul territorio nazionale, già arrestato nel 2008 da personale delle Volanti del Commissariato per detenzione ai fini dello spaccio di 60 gr. di cocaina. Al termine degli accertamenti di rito è stato arrestato per detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente mentre la droga rinvenuta è stato posta sotto sequestro così come la somma di denaro e gli altri oggetti ritenuti connessi all’attività delittuosa.
Sono in corso ulteriori indagini sulla provenienza della collana e dell’altro materiale trovato nel domicilio dell’Hakim che verrà processato per direttissima, nella mattinata odierna, presso il Tribunale di Lucca.
