CAMAIORE. Due incontri pubblici, aperti a tutta la cittadinanza di Camaiore, per discutere di un importante punto strategico per il futuro del Comune, il rilancio di Villa Le Pianore, e raccogliere idee condivise.

Due appuntamenti distinti, entrambi in programma nella sala convegni della Misericordia di Capezzano Pianore alle ore 21:15. Il primo, martedì 4 marzo, avrà come titolo “Un bene per tutti – Quanto ci costa e come sfruttare al meglio Villa Le Pianore” e l’obiettivo, da parte dell’Amministrazione comunale, sarà quello di informare in modo preciso e puntale i cittadini sulla situazione attuale della Villa, attraverso la presentazione di dati e numeri, aprendo poi il dibattito.

Il secondo incontro, giovedì 13 marzo, “Un bene per tutti – proposte e idee per un nuovo modello di fruibilità pubblica di Villa Le Pianore”, si concentrerà in modo specifico alla raccolta di opinioni e idee, in vista di una prossima decisione del Comune sul futuro della storica struttura. Agli incontri saranno presenti il sindaco Alessandro Del Dotto, il vicesindaco e assessore alle Finanze Marcello Pierucci, gli assessori al Patrimonio Olga Rita Rovai e ai Lavori pubblici Simone Leo, la consigliera delegata alla Partecipazione Patrizia Gemignani e i tecnici municipali competenti.

Questo il commento firmato dal sindaco Alessandro Del Dotto. “Villa Le Pianore è una struttura importante e, col suo parco e la sua storia, è una delle realtà più significative del nostro Comune, che arricchisce la zona di Capezzano e tutto il territorio, teatro di molte attività, istituzionali e non, della nostra epoca. È giunto il momento, forse, di una seria riflessione che apra un dibattito utile a definire le reali possibilità e di valutare quelle che possono essere soluzioni per dare una svolta. Vi diamo alcuni numeri, che si riferiscono al periodo 2005-2013.

“L’affitto della Villa è costato complessivamente al Comune 1 milione e 800 mila euro, con una media di circa 250 mila euro l’anno (IVA inclusa), a cui si devono sommare le spese per le manutenzioni, 180 mila euro in tutto, e il personale distaccato, dal 2006, che ammonta a 30 mila euro all’anno. Nell’arco di tempo di nove anni, le entrate del Comune, per l’utilizzo da parte di terzi della Villa, sono di 248 mila euro.

“Voglio essere altrettanto chiaro: nessun pregiudizio contro i Padri Cavanis, che stimo e rispetto, e contro il loro ruolo di proprietari, che fanno semplicemente ciò che fa un normale proprietario, nel rispetto della legge. Qualsiasi opinione è legittima e ammissibile se si concentra sugli aspetti che l’Amministrazione deve valutare in termini di pubblico interesse, tralasciando ogni futile polemica politica su responsabilità o colpe.

“Sottolineo: i numeri anzidetti non sono un punto di arrivo, bensì di partenza per una riflessione che non deve essere affrettata e che non ha soluzioni scontate o preconfezionate; del resto, non sostengo l’idea che, su un bene pubblico, il Comune debba lucrare riversando i costi sulle associazioni o su chi ne faccia uso per attività culturali, educative, ricreative o sportive che, peraltro, corrispondono a una domanda pubblica di servizi e di attività trovare risposta in una pubblica amministrazione.

“Tuttavia, non possiamo ignorare che la Villa ha un ruolo importante e strategico per l’intero Comune di Camaiore: sul suo valore come palcoscenico e cornice di eventi, come struttura storica e culturale e come patrimonio di pregio, non c’è discussione. C’è, ora, da operare una riflessione necessaria aperta da imprevisti scenari finanziari e, soprattutto, dalla volontà della nostra amministrazione di approfondire i contenuti e la qualità degli impegni.

“In molti cittadini mi chiedono: possiamo ancora permetterci, come ente pubblico, questo contratto di locazione con tutte le spese ‘accessorie’ che comporta, com’è allo stato attuale? E io rilancio: possiamo darci delle prospettive concrete per rendere realmente fruttuoso questo bene in godimento al Comune? Inoltre, esiste un modo per la pubblica amministrazione di acquisire, in accordo con l’attuale proprietà, la titolarità piena di questa struttura, senza salassare le casse pubbliche?

“Il nostro Comune non dispone di grandi risorse economiche (inoltre, esiste una norma di legge che ci impedisce di partecipare come acquirenti di immobili pagando); e, se ne avesse, dovrebbe oggi utilizzarle per altri scopi, tesi ad alleviare le difficoltà della vita quotidiana dei cittadini.

“Apriamo questa riflessione con un dibattito nel quale partiamo da una certezza: io e la mia Amministrazione ci batteremo per mantenimento della fruibilità pubblica della Villa. Nessuno di noi pensa ad un futuro nel quale un bene tanto importante diventi la residenza part-time di qualche privato o sede di un certo numero di appartamenti di lusso. Siamo pronti a valutare ogni possibile soluzione che possa far mantenere a Villa Le Pianore la sua natura di bene a disposizione della comunità di Camaiore: ad esempio, attraverso lo strumento della perequazione e delle regole di pianificazione urbanistica, che potrebbero permettere l’acquisizione da parte del Comune all’interno del prossimo e nuovo Piano regolatore, garantendo alla proprietà quanto è giusto, senza gravare sulle casse del Comune e, dunque, sulle spalle delle famiglie.

“Incontrarsi pubblicamente con la cittadinanza potrà essere utile per proporre, ricevere e discutere ipotesi adatte al bene del nostro territorio, portando avanti, con i padri Cavanis, un dialogo chiaro, leale e trasparente che consegni una soluzione soddisfacente per tutti e che costituisca per Camaiore un valore aggiunto.

“In ogni caso, alle associazioni che oggi ne fanno uso per la realizzazione dei loro scopi sociali, culturali e sportivi – che sono anche di rilevante interesse per la nostra comunità e per l’Amministrazione – diamo garanzia incondizionata che qualsiasi riflessione non mancherà di coinvolgerle per garantire gli spazi a quelle attività che apprezziamo e che finora hanno portato avanti con impegno e passione.

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ultimo aggiornamento: 27-02-2014


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