VIAREGGIO. La storia del Carnevale, si sa, la scrivono i vincitori. Ma nel mondo di Burlamacco, spesso, passano agli annali anche le critiche e le polemiche, specialmente quando a detta di molti viareggini a vincere non è il carro più bello. E così, intervistati dai due quotidiani locali, i costruttori di prima categoria “irretiti” dal ragno-cyborg di Alessandro Avanzini manifestano la loro delusione per i verdetti delle giurie.

Davanti al carro di Gilbert Lebigre, quell’ “Hysteria” che ha fatto incetta di premi speciali e che aveva dominato incontrastato nei sondaggi di siti e giornali, le maschere ballano sulle note di “Salta, salta, salta, salta, non puoi farti male, salta, salta, salta, salta, ti fa stare bene, salta, salta, salta, salta, per l’indignazione perché la vera forza è nella partecipazione”. Il costruttore italofrancese, invece, non le manda a dire. E parla di “certi intellettuali di provincia che credono di seguire l’avanguardia”.

Lebigre cita “la storia del vestito dell’imperatore: i sudditi devono dire di averlo visto anche se questo non esiste” e rincara la dose: “Noi facciamo arte d’avanguardia e fuori da Viareggio è molto apprezzata, qua evidentemente no. Ma è tipico dell’avanguardia non incontrare necessariamente il consenso popolare”. Più tardi Lebigre si affida a Facebook per manifestare i suoi sentimenti e sceglie – con grande genialità – un video tratto dal film “Frankenstein Junior” il cui protagonista, raffigurato proprio sul carro “Hysteria”, invita ad affrontare un fallimento con “calma, dignità e classe” salvo poi gridare…istericamente.

foto Marco Pomella
foto Marco Pomella

Sul gradino più basso del podio è salito il John Lennon di Umberto e Stefano Cinquini. Il secondo si dice “contento per questo terzo posto: salire sul podio era il nostro obiettivo e ci siamo riusciti, fu molto più atroce la delusione per il quinto posto di un anno fa”. Soddisfatto è anche Fabrizio Galli: la sua costruzione contro la dipendenza da Internet rischiava di venire oscurata da quella di Avanzini e invece finisce con un onorevole quarto posto: “In cuor mio speravo di arrivare tra i primi tre, ma va detto che c’era molta concorrenza. Dopo essermi dimenato nelle ultime posizioni di classifica negli ultimi anni ottengo un quarto posto che mi fa uscire da questo gruppone. E poi c’è il premio scenografia in memoria di Alfredo Pardini: io sul palco ci salirò comunque…”

Durissime, invece, le critiche di Uberto Bonetti, uno dei due fratelli autori de “La penisola sommersa”. “Sul podio ci è finito chi ha apertamente appoggiato il sindaco durante la campagna elettorale”. E su Facebook: “Il verdetto dei giurati mi ha fatto capire che impegnarsi per far bello il carnevale di Viareggio porta poco lontani. Sicuramente un bel paretone e un mezzo busto sono l’ideale”.

Franco Malfatti, penultimo per il secondo anno consecutivo, traccia una similitudine molto forte: “Avanzini è come la Juventus, settimane di sondaggi e opinioni creano un clima poco sereno: basta con questa sudditanza psicologica, bisogna ancora lavorare sulle giurie”. Polemiche anche da parte della coppia Simone Politi-Priscilla Borri: “Nei carri saliti sul podio forse c’è poca cartapesta. Ma, probabilmente, è un tema che non interessa”.

(Visitato 211 volte, 1 visite oggi)

Pasquinucci: “Orientati a riproporre il Carnevale estivo”

“Incassi buoni per il Carnevale 2014. Ma con un po’ di promozione avremmo stabilito un record”