VIAREGGIO. La grande illusione di uno dei numeri più pericolosi della storia della magia, le telecamere di Striscia La Notizia a riprendere la prova e un ritorno dal punto di vista mediatico che avrebbe fatto dimenticare le maschere del Carnevale di Venezia o le arance di quello di Ivrea.  Un contorno per uno dei cinque corsi mascherati di questa 141esima edizione del baccanale, che però non si è mai realizzato.

La Fondazione Carnevale avrebbe infatti detto no allo spettacolo del mago Casanova che avrebbe dovuto esibirsi sul palco di Piazza Mazzini nella “Pagoda della morte”,  una delle prove più pericolose e difficili della storia dell’illusionismo, a 90 anni dalla morte del mitico Houdinì. Una gogna di legno alle caviglie, una cassa di plexiglass, 1200 litri di acqua e il famoso mago della tv che deve riuscire nell’impresa, per uno show che proprio dal Belvedere delle Maschere avrebbe dovuto lanciare il tour di Antonio Casanova in tutta Italia.

E non solo, perché l’ideatore di “Aenigma”, lo spettacolo che il mago porterà in tournèe – con la regia del viareggino Enrico Botta – è Lorenzo Beccati, autore di Striscia la Notizia e Burlamacco D’Oro 2008, che avrebbe fatto arrivare Viareggio e il Carnevale sulle frequenze del tg satirico di Antonio Ricci.

Secondo le informazioni che ci sono arrivate e sulla base di quanto detto la pagoda della morteanche dalla Fondazione, un primo contatto tra il mago Casanova e il Presidente Stefano Pasquinucci c’è stato i primi di Febbraio – prima quindi dell’inizio del Carnevale – e, in questo primo incontro, il numero uno di Palazzo delle Muse si era detto disponibile a lanciare lo show direttamente dal corso mascherato. Per di più Casanova specificava anche di non volere cachet, ma richiedeva solo una cifra modesta – circa 3mila euro – per l’allestimento. L’Houdinì della tv aveva infatti bisogno solo di promozione e visibilità per lanciare il tour e realizzare proprio a Viareggio un promo dello spettacolo da mandare, in anteprima nazionale, in giro per lo stivale.

La trattativa va avanti, l’illusionista riscrive a Pasquinucci tra il secondo e il terzo corso mascherato, ma non riceve risposta fino alla scorsa settimana quando, all’indomani dell’ultima sfilata, la Fondazione si rifa viva.

Da Palazzo delle Muse – secondo quanto dicono gli organizzatori –  Casanova, Beccati e Botta vengono invitati come ospiti alla chiusura del Carnevale, ma nella mail loro inviata non si fa alcun cenno all’esibizione della pagoda della morte.

“Eravamo disponibilissimi a lanciare la tournèe – spiega Pasquinucci – ma lo spettacolo non si poteva programmare la domenica dell’ultimo corso. Avevamo già la delegazione di Macao, i verdetti ei fuochi, non ce l’avremmo fatta”.

stefano pasquinucciFin qui tutto sommato ci siamo, poi però le versioni delle due campane contrastano, con mago & co. che dichiarano di aver risposto all’invito dicendo che avrebbero partecipato all’ultimo corso. Con un’unica richiesta, una caricatura di Antonio Casanova o di Ficarra e Picone, attuali conduttori di Striscia, per portare le telecamere del tg satirico al Carnevale. Alla mail però nessuno avrebbe replicato.

Dall’altra parte Stefano Pasquinucci nega quanto riferito. “In realtà – afferma il Presidente – al mio invito hanno solo risposto che il mago Casanova era a fare le prove e che appena si sarebbe liberato mi avrebbe chiamato, ma io non ho ricevuto nessuna telefonata”.

Nonostante il qui pro quo le porte di Palazzo delle Muse rimangono aperte per il novello Houdinì. “Vogliamo collaborare con Casanova, Beccati e Botta – conclude Pasquinucci – avevamo parlato di organizzare uno spettacolo in estate e per il prossimo Carnevale avevamo in mente con il mago  la grande illusione di far sparire un carro”.

 

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