VIAREGGIO. Si è svolta sabato 15 marzo, in Sala di Rappresentanza del Comune di Viareggio, la conferenza stampa di presentazione del Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulle elezioni dei Consorzi di Bonifica, promosso dall’omonimo Tavolo di Lavoro, comprendente diverse realtà del MoVimento 5 Stelle in Toscana. Relatori Alberto Tarabella, attivista di Massa, Andrea Tolari, attivista di Capannori, Max Bertoni, consigliere comunale di Viareggio, assieme al Deputato Massimo Artini, vice presidente della commissione Difesa.

“Durante le elezioni del 30 novembre 2013 – affermano dal Tavolo di Lavoro –  si sono verificate gravi irregolarità, su cui si è espressa avvocatura regionale, dichiarando che è stato fatto un “uso illegittimo del voto multiplo”, con 17 soggetti – sindaci di altrettanti comuni – che hanno potuto esprimere oltre 440 voti, che le elezioni non si sono svolte con il “necessario rigore”, che è stata fatta una “stesura insufficiente dei verbali”, in difformità alla legge regionale 79/2012 che regolamenta le elezioni dei consorzi di bonifica. E ancora, l’errata compilazione delle liste elettorali, contenenti oltre 4000 nominativi di ultracentenari (alcuni addirittura nati nell’800) e oltre 2000 di ultranovantenni, verosimilmente non più in vita. Infine, ciliegina sulla torta, anche alcuni nominativi di persone non ancora nate”.

“ Irregolarità che hanno influenzato sicuramente il voto, costato complessivamente 650.000€ alla comunità, già pesantemente alterato dalla scarsissima partecipazione (con un affluenza arrivata appena il 2,7%) frutto di una scarsa informazione”.

Per tutti questi motivi il MoVimento 5 Stelle ha deciso di ricorrere per far si che fossero annullate le liste elettorali e di conseguenza, invalidate le elezioni, riservandosi la possibilità, in caso di esito positivo, di interessare dei fatti anche la Corte dei Conti, in modo da scaricare il costo sopportato dai cittadini per questa farsa sui responsabili di questa commedia.

“ Il MoVimento 5 Stelle – spiegano dal Tavolo di Lavoro – è per la partecipazione dei cittadini. Partecipazione che significa prima di tutto libertà. Abbiamo sperimentato la bellezza dell’impegno di comunità, cosa apparentemente inaccettabile per il sistema. La delusione non è legata all’esito del voto, ma ai comportamenti che minano alla radice la partecipazione e la libertà. Se a monte delle votazioni vengono create le condizioni che impediscono la partecipazione al voto o peggio, rendono inutile il voto espresso, condizionando il risultato è necessario reagire e denunciare, al fine di fare chiarezza.

Se impedire il voto è un atto dittatoriale, mantenere formalmente le elezioni ma, di fatto, depotenziarle e renderle inutili ai fini della scelta del candidato esaurisce la democrazia, la svuota dall’interno, la rende un simulacro di se stessa. Ad ogni modo la nostra azione non termina qua.

È già iniziato il lavoro su una proposta di legge regionale, da allegare al programma con cui ci presenteremo agli elettori nel 2015, per far si che i Consorzi di Bonifica tornino ad essere un organo puramente tecnico, deputato al controllo ed alla messa in sicurezza del territorio, scevro di qualsiasi ingerenza politica e non il poltronificio incontrollato ed utile solo alla spartizione di potere, che abbiamo visto fino ad oggi. A riveder le stelle”.

 

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