FORTE DEI MARMI. Con una cerimonia solenne ma particolarmente sentita il Consiglio comunale ha conferito questa mattina a Villa Bertelli la cittadinanza onoraria a Sigismondo d’Asburgo Lorena, Capo della Casa Granducale di Toscana e Granduca titolare.
“Il comune di Forte dei Marmi – ha detto il sindaco nel saluto di benvenuto – con il conferimento della cittadinanza onoraria a S.A.I. e R. Sigismondo d’Asburgo intende rendere omaggio alla famiglia Asburgo Lorena, il cui governo nella Regione Toscana è ricordato come esempio di liberalità, di grande attaccamento al popolo toscano e alle sue tradizioni, nonché come esempio di capace ed onesta amministrazione, durante la quale furono realizzate grandi e importanti opere. In particolare, Forte dei Marmi deve a Pietro Leopoldo il suo stesso nome, che, grazie al Fortino da lui fatto costruire, da Magazzino dei Marmi è diventato Forte dei Marmi e i magazzinesi, fortemarmini”.
“Al termine della cerimonia insieme al Granduca – ha annunciato il presidente del consiglio comunale Simone Tonini – è stata inaugurata al Fortino la mostra “Il Forte di Leopoldo” che, oltre a ripercorrere la storia del fortilizio, mette in mostra fino al 30 marzo anche alcuni cimeli gentilmente concessi dal Sacro Militare Ordine di Santo Stefano Papa e Martire.
“Ringrazio il sindaco e il consiglio comunale per questo riconoscimento – ha dichiarato il Granduca- e ricambio l’affetto tributatomi. Sono convito che questo riconoscimento non sia soltanto un gesto di semplice cortesia e ospitalità, ma un omaggio al buon governo della cosa pubblica da parte dei miei antenati. Sigismondo d’Asburgo ha donato al Comune di Forte dei Marmi la medaglia del Sacro Militare Ordine di Santo Stefano Papa e Martire di cui lui è Gran Maestro.
Il sindaco, ha contraccambiato il dono, offrendogli una traduzione in marmo di una medaglia con in rilievo l’immagine del Fortino, realizzata da Achille Franceschi, che fu sindaco di Forte dei Marmi dal 1916 al 1920, nonché rinomato scultore. Nel pomeriggio il Granduca è stato accompagnato a visitare il Palazzo Mediceo di Seravezza, che a suo tempo fu la dimora di vacanza della Granduchessa.
