VIAREGGIO. Come si deve giudicare il definitivo 2-1 con cui il Viareggio supera il Barletta? È stato gol di Davide Matteini o bisogna assegnare l’autorete al portiere dei pugliesi Liverani? Ci pensa l’attaccante bianconero, finora a secco di soddisfazioni personali in campionato, a dribblare qualsiasi considerazione: “L’importante era vincere, prima di tutto: se sia gol o autogol è un problema secondario. Abbiamo giocato una buona partita, pur soffrendo e sbagliando anche un rigore.”
Forse, come ha osservato il pungente allenatore Cristiano Lucarelli a fine partita, i giocatori non avevano voglia di svegliarsi presto la mattina per la sessione di allenamento punitiva? “I calciatori sono viziati”, dice Matteini abbozzando un sorriso. “Ci sono persone qualsiasi che si svegliano anche alle 4 per portare a casa uno stipendio normale, per dei giovani atleti non dovrebbe essere un problema buttarsi giù da letto. Io poi vengo da una famiglia umile, non mi ha mai pesato alzarmi presto. Anzi, io alle 4 vado a caccia nei boschi…”
Impossibile non chiedere all’esperto attaccante livornese un parere sulla questione Vannucchi, che peraltro aveva sostituito in un Sampdoria-Empoli della stagione 2006-2007 facendo così il suo debutto in Serie A. “Ognuno ha il suo carattere, nella mia vita ho fatto tante cazzate e non voglio giudicare Ighli: se ha deciso così significa che aveva le sue ragioni. Però non sono sorpreso. E comunque non possiamo far altro che accettare la sua decisione.”
E ora che finale di campionato sarà? “Dobbiamo pensare partita per partita, consapevoli che l’esperienza è l’elemento che manca in questo spogliatoio e che possiamo alternare alti e bassi”. Forse l’assenza di retrocessioni fa venire meno gli stimoli? “Non credo, direi che a certi giovani manca semmai l’ambizione: quando io avevo 20 anni avevo la bava alla bocca, volevo arrivare a tutti i costi in Serie A.
“Ho sbagliato più volte nella mia carriera, perciò non posso insegnare nulla: semmai, con i miei errori, posso aiutare i ragazzi a non commettere le mie stesse sciocchezze”.
