LUCCA. “La vicenda degli appalti cosiddetti storici, cioè delle bidelle in appalto delle scuole, sembra essersi conclusa stanotte con una soluzione strutturale e quindi non più rinviata mese per mese, e con una soluzione che non riduce i livelli occupazionali mantenendo le disponibilità orarie attuali. Quindi si esprime soddisfazione per gli esiti della vertenza.” A scriverlo sono Massimiliano Bindocci e Massimo Dinelli della Filcams-Cgil provinciale.

“Sembra dunque fermarsi la riduzione progressiva degli orari delle bidelle in appalto che dai tempi della Gelmini sembrava inevitabile per vari motivi, tra cui una gestione disorganica dell’appalto storico (in parte ex Lavoratori socialmente Utili), una gestione degli appalti al massimo ribasso o peggio con procedure Consip. Ma abbiamo sempre protestato con questa ingiustizia e abbiamo trovato un accordi al ministero che dovrebbe dare una risposta dignitosa e non transitoria. Questo è il motivo della soddisfazione.

“L’accordo prevede un allargamento delle mansioni con i necessari percorsi formativi andando oltre la sorveglianza e le pulizie e coinvolgendo anche le condizioni estetiche e funzionali del sistema scolastico nazionale, e pertanto il mantenimento dei livelli occupazionali passa da un allargamento del perimetro dell’appalto.

“Le risorse sono state reperite nel più ampio programma per l’edilizia scolastica, con l’assunzione parte del Governo le misure necessarie al fine di garantire la continuità del servizio di pulizia delle scuole, e con la messa a disposizione per l’avvio di tale programma ammortizzatori sociali in deroga. Quindi a partire dal 1° aprile 2014 saranno ripristinate ai lavoratori ed alle lavoratrici del settore le condizioni economiche e contrattuali vigenti al 31 dicembre 2013.

“E’ chiaro che ora si pongono problemi di gestione come quelli di fornire ai lavoratori ed alle lavoratrici, la formazione necessaria per l’espletamento delle nuove attività ausiliarie, e quetso sarà oggetto di discussione e confronto dal ministero ai singoli cantieri, ma il problema del finanziamento dell’appalto sebbene in parte ripensato come funzioni sembra davvero risolto.

“Ricordiamo che su Lucca riguarda oltre 200 persone quasi tutte donne, nei comuni di Lucca, Capannori, ed in diversi comuni della media valle del Serchio. Mentre in Versilia le lavoratrici sono a Viareggio camaiore, Massarosa e Forte dei marmi e Seravezza, adesso sotto le ditte Dussman ed Auriga. Martedì sera faremo le assemblee per informare le lavoratrici a Lucca ed a Viareggio.”

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