Nuovo appuntamento con FeliceMente, la rubrica di VersiliaToday dedicata alla mente e alla sua conoscenza, curata dalla dottoressa Valentina Aletti. Questa settimana l’articolo è firmato dalla dottoressa Marina Lenzoni, psicologa clinica, specializzanda in psicoterapia sistemico-relazione che da molti anni si occupa di autismo.

Light it up blu. Accendiamo una luce sul mondo dell’autismo

Il  2 aprile il mondo si tingerà di blu: sono infatti moltissime le amministrazioni comunali e provinciali italiane che illumineranno i monumenti e gli edifici simbolo della città di luce blu nella Giornata Mondiale dell’Autismo, come avviene in molti paesi del mondo da New York a Rio de Janeiro, da Sidney a Berlino, per testimoniare l’attenzione delle istituzioni e della società a questa patologia che sta diventando così frequente da essere considerata quasi una “epidemia”.
Questo infatti è l’invito lanciato a tutti da AutismSpeaks, la più grande organizzazione mondiale che  promuove la ricerca scientifica sull’autismo. Invito rilanciato dalle moltissime associazioni che in tutta Italia si occupano dei disturbi dello spettro autistico, nella maggior parte dei casi associazioni di genitori che, insieme in un destino comune, si adoperano per ridurre la solitudine da cui troppo spesso si sentono travolti:  LIGHT IT UP BLUE!
Ma cos’è l’Autismo? L’Autismo è una sindrome comportamentale con esordio nei primi 3 anni di vita, ha una prevalenza di 1 caso ogni 100 persone (anche se secondo studi recente la prevalenza è in netto aumento) e colpisce i maschi in misura da 3 a 4 volte superiore rispetto alle femmine.
In realtà sarebbe più corretto parlare di disturbo dello spettro autistico: i bambini, i ragazzi e gli uomini di cui stiamo parlando sono così diversi li uni dagli altri da rendere impossibile una generalizzazione in un’unica categoria diagnostica.
Le tre caratteristiche sulla base delle quali viene fatta la diagnosi sono la difficoltà di interazione sociale,  la difficoltà di comunicazione e la presenza di comportamenti ripetitivi e interessi ristretti.
Fra individui con la medesima diagnosi ci sono però enormi differenze: nelle capacità cognitive, nella ipo o iper reattività agli stimoli, siano essi uditivi, visivi o vestibolari; nella diversa capacità e attivazione motoria….tutto ciò conferisce ancor più complessità al mondo dell’autismo. Non tutti i ragazzi autistici hanno abilità cognitive superiori alla media e non tutti i ragazzi autistici hanno comportamenti aggressivi.
Se è vero che siamo tutti diversi, i soggetti con autismo lo sono forse di più li uni dagli altri.
A tale complessità oggettiva si aggiunge l’impossibilità ad oggi di rintracciare una causa certa sia essa biologica, genetica o ambientale alla base dell’insorgenza del disturbo.
Questo inevitabilmente genera un vastissimo panorama di tecniche di intervento, in alcuni casi presentate come panacee di guarigione, tutte rigorosamente a carico della famiglia, fra cui troppo stesso i genitori brancolano senza bussola.
Quello che di sicuro sappiamo è che, nonostante i progressi della scienza moderna, non esiste una cura ma esiste la possibilità di trovare un canale comunicativo specifico per le caratteristiche del singolo soggetto. Sappiamo anche che i bambini autistici diventeranno adulti autistici, con tutte le complicazioni di gestione e di sintomatologia che questo comporta e che troppo spesso le 400mila famiglie a cui è dedicata la giornata del 2 aprile si ritrovano da sole a combattere una battaglia quotidiana.
“Parlatene, parlatene sempre….Perché i silenzi diventano pietre…..E le pietre diventano muri….E i muri distanze incolmabili”.

FeliceMente è curata da Valentina Aletti, psicologa clinica, laureata presso l’Università degli Studi di Firenze. Specializzanda in psicoterapia sistemico-relazionale ha conseguito master di perfezionamento in PNL , diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare e obesità , consulenza tecnica e peritale e disturbi dell’apprendimento e comportamento in età evolutiva. Per informazioni o richieste scrivere a:  [email protected]

Avvertenza: questa rubrica ha come fine quello di favorire la riflessione su temi di natura psicologica. Le informazioni fornite hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale. Le mail saranno protette dal più stretto riserbo e quelle pubblicate, previo esplicito consenso del lettore, saranno modificate in modo da tutelarne la privacy.

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