VIAREGGIO. “In principio si disse che il bilancio consuntivo 2013 sarebbe stato presentato il 31 marzo. La scadenza è stata superata facendo finta di nulla e adesso ci sarebbe quella prevista per legge, il 30 aprile. Ma in realtà per presentarlo il 30 aprile il sindaco e l’assessore al Bilancio dovrebbero consegnare il bilancio stesso completato – e il piano di rientro visti i debiti ormai acclarati – entro il 10 aprile al Ministero, alla Corte dei Conti e ai Consiglieri Comunali che quel Bilancio sono chiamati a votare: è facile profezia dire che non ci riusciranno e del resto le voci del rinvio, anche se ufficiose, stanno già circolando da giorni”. Lo scrive Rossella Martina, capogruppo consiliare di Viareggio Tornerà Bellissima, sul suo gruppo Facebook ‘Viareggio era una città bellissima’.

“Il sindaco e l’assessore chiederanno una proroga di un mese. È altrettanto facile immaginare che un mese non servirà a mettere al pulito un bilancio, del Comune e delle partecipate, che da lustri viene fatto con artifici contabili che hanno portato al formarsi di un baratro tra i numeri scritti e votati e la realtà delle casse comunali. Un buco che ogni giorno si allarga di più con la scoperta di nuove irregolarità, mancanza di rendicontazione, crediti inesigibili. Bertoli vorrà anche aspettare a questo punto l’attesa relazione del Ministero Economia e Finanze. Che forse metterà fine a ogni incertezza.

“Quella del bilancio è un’impresa improba a cui la giunta avrebbe dovuto dedicarsi anima e corpo dal primo giorno dell’insediamento. Tant’è. La situazione va oltre le possibilità di un assessore che sta lavorando giorno e notte con il ragioniere capo, ma che non può farsi carico da solo tecnicamente e politicamente di un simile sfascio. Nonostante ciò che dicono certi servi sciocchi, noi siamo con Viareggio sempre e comunque, anche e soprattutto quando critichiamo.

“In questo caso siamo solidali con Lorenzo Bertoli, crediamo di comprendere il suo dramma e, di più, gli auguriamo di trovare le energie per fronteggiare questa drammatica fase. E tuttavia resta la consapevolezza di una squadra di governo che complessivamente non è all’altezza della catastrofe viareggina e che a conferma di ciò decide di aspettare irresponsabilmente altri due mesi in questo stallo agonico in cui tutta la città sembra (e lo è!) ferma in attesa del giudizio fatale”.

E intanto, stando a quanto scrive il quotidiano Il Tirreno, si fa strada l’ipotesi di una giunta “di sicurezza nazionale” nella quale potrebbero entrare altre forze politiche oltre a quelle di maggioranza, ovvero Pd, Federazione della Sinistra e Viva Viareggio Viva.

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