FORTE. Divertimento, ma anche solidarietà e beneficenza a La Capannina di Franceschi di Forte dei Marmi. Sabato 26 aprile ARNo (Associazione per la Ricerca Neurologica) organizza una serata benefica nello storico locale che da sempre raduna i protagonisti del jet set nazionale e internazionale.

Lodovico Gierut, famoso critico d’arte, direttore della Leonardesca, presidente e fondatore dell’omonimo Comitato Archivio artistico-documentario, presenterà le opere selezionate appositamente per l’asta, conducendo gli ospiti in un viaggio tra arte e cultura che li trasporterà attraverso tele di celebri artisti. Il ricavato della serata benefica sarà interamente devoluto a sostegno della ricerca sull’Alzheimer.

La Capannina di Franceschi da sempre sposa iniziative di solidarietà e beneficienza nella figura della proprietà Gherardo e Carla Guidi, ed è fiera di essere a fianco di ARNo per sostenere la ricerca attraverso questa prestigiosa e importante raccolta fondi.

Sin dalla sua fondazione, nel 1986, l’Associazione per la Ricerca Neurologica ARNo si contraddistingue, infatti, per la promozione, lo sviluppo e il progresso degli studi e della ricerca biomedica e sanitaria, in particolare per quanto attiene l’ambito della neurologia clinica. “Abbiamo voluto organizzare un evento benefico che unisca arte e scienza in un contesto spettacolare come La Capannina perché le neuroscienze e l’arte rappresentano due importanti prospettive della mente” spiega il prof. Gianfranco Antognoli, Presidente di ARNo.

Protagonista della serata sarà la ricerca a sostegno dell’Alzheimer cui andrà devoluto il ricavato dell’evento. L’Alzheimer è la forma di demenza più comune. Secondo i dati emersi nel 2013 dall’International Alzheimer’s Disease Physicians Survey, ogni 10 minuti un italiano è colpito dalla malattia, per un totale a oggi di 7-800 mila casi. Numeri questi destinati a raddoppiare nel 2020 e a triplicarsi entro il 2050. Si stima che saranno oltre 3 milioni le persone che necessiteranno di cure e assistenza solo nei prossimi tre anni. “L’Alzheimer è una demenza degenerativa invalidante che incide radicalmente sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari e la cui causa e progressione non sono ancora compresi nella loro interezza. Mancano test diagnostici e le terapie farmacologiche attualmente disponibili hanno efficacia sintomatica” sottolinea il prof. Ubaldo Bonuccelli, Direttore Scientifico di ARNo che aggiunge: “L’intero ricavato della serata sarà destinato a finanziare un assegno di ricerca per un giovane neurologo che seguirà gli studi clinici dei nuovi farmaci per l’Alzheimer che agiscono rimuovendo dal cervello le proteine anomale che si accumulano nella malattia. Questi nuovi farmaci sono in fase sperimentale – conclude – ma potrebbero cambiare radicalmente gli scenari. Quindi è importante testarli sul maggior numero di pazienti in modo da avere entro 1-2 anni delle risposte certe sulla loro efficacia”. Studi in merito si stanno già conducendo a Pisa e in altri centri in Italia e all’estero ma richiedono notevoli energie e risorse umane, oltre alla collaborazione di pazienti e familiari.

L’universo dell’arte e della cultura si è attivato per l’evento “ARNo. Arte per la ricerca”, donando disegni, litografie, dipinti a olio e ad acrilico e a tecnica mista, fotografie e sculture con interessante varietà di temi. Le parole del giornalista e critico d’arte Lodovico Gierut fotografano magistralmente il significato di questa importante serata:

“Ogni opera dice di ciascuno, cioè della professionalità espressa con anni di intenso impegno. Dalla realtà all’astrazione e viceversa, l’intero percorso racconta – in un certo senso – la ricerca di ogni protagonista, vale a dire un vero e proprio viaggio d’armonia e di forma che dal passato all’oggi si proietta nel futuro. Ciascuno ha saputo dare un significato al proprio lavoro con autonomi toni, modulazioni e accenti, sì che il progredire collettivo che unisce più esperienze si consolidi e vada continuamente oltre. Questi artisti/ricercatori, cui va un ringraziamento e un plauso, aprono a un domani, facendoci riflettere sul significato della reciprocità del contributo. Ognuno si dà agli altri e da altri riceve: un fatto e un’istanza da non ignorare”.

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ultimo aggiornamento: 05-04-2014


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