PIETRASANTA. “Due voci e una chitarra”: successo al Teatro Comunale di Pietrasanta, tutto esaurito,  per la serata che, ieri venerdì 11 aprile, ha visto protagonisti il leggendario leader dei Rocks, Shel Shapiro con la sua band e Marino Bartoletti, conduttore e ideatore della rassegna di chiacchiere e canzoni, organizzata sotto l’egida della Fondazione La Versiliana e con la collaborazione di Franca Dini.

Parole e musica, storie di vita vissuta e canzoni che hanno segnato un’epoca nella storia della canzone italiana: al

(Foto: Jacopo Giannini)
(Foto: Jacopo Giannini)

calore di una atmosfera di grande complicità, Marino Bartoletti, con la competenza e il garbo che lo contraddistingue, ha accompagnato il pubblico  in uno straordinario viaggio nella vita di un personaggio così complesso e poliedrico come Shapiro,  lungo un arco di tempo che dura da oltre cinquant’anni.

 Shapiro, accento britannico ed energia da vendere, ha portato in dote alla rassegna un tocco cosmopolita, e con la sua schiettezza e la sua simpatia intelligente, si è raccontato ed ha cantato tanti dei suoi più grandi successi senza risparmiarsi:  “Che colpa abbiamo noi”, “Bisogna saper perdere”, “E’ la pioggia che va” ,  “C’è una strana espressione nei tuoi occhi”, che hanno strappato al pubblico calorosi applausi .

 

(Foto: Jacopo Giannini)
(Foto: Jacopo Giannini)

Commovente l’omaggio a Luigi Tengo e soprattutto quello a Mia Martini,  per la quale aveva scritto “Quante volte” uno dei brani più intensi e struggenti di Mimì. Shapiro, sapientemente affiancato da Bartoletti, ha iniziato ricordando il passato della propria famiglia, di origini ebraiche, salpata dal Portogallo per raggiungere la Russia prima, la Gran Bretagna poi per sfuggire alle leggi antisemite. Fu la zarina, a concedere un nullaosta che permise alla famiglia Shapiro di raggiungere l’Inghilterra e salvarsi. 

Bartoletti,  ha aiutato Shapiro a ripercorrere la sua vita a cominciare dal suo arrivo a Milano,

(Foto: Jacopo Giannini)
(Foto: Jacopo Giannini)

alla stazione, in una uggiosa mattina dei primi anni sessanta. Da quel giorno sono trascorsi cinque decenni e oggi, all’età di 70 anni, compiuti il 16 agosto 2013, Shapiro può raccontare e raccontarsi con la consapevolezza che il senso della vita, ammesso che ci sia, è quello di svegliarsi ogni mattina pronti per darsi da fare e andare avanti. 

Al successo del primo appuntamento che ha visto la presenza di  Roberto Vecchioni si è aggiunge così un altro successo per la rassegna “Due Voci e una Chitarra”  in attesa del prossimo appuntamento fissato per il 5 giugno con Aleandro Baldi.

 

 

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