MASSAROSA. “Altro che risultati positivi per le farmacie comunali: erano possibili maggiori utili. In primis bisogna ricordare che, se oggi il sindaco Mungai si fa vanto del buon esito del bilancio, in gran parte trainato dalla nuova farmacia di Corsanico è perchè fu l’allora amministrazione di centrodestra a volerla fortemente e non solo, visto che la stessa giunta lottò per avere anche una licenza farmaceutica per Piano di Conca. L’errore clamoroso fatto da Mungai è che in 5 anni non è stata trovata una giusta collocazione per questo servizio quando l’allora amministrazione aveva individuato locali alla Conad o in altri possibili punti strategici di Piano di Conca che avrebbero portato al doppio dei risultati, invece di lasciarla delle sale parrocchiali”.

nicola montalto Lo scrive il candidato sindaco Nicola Montalto.  “Ma i conti in attivo sbandierati da Mungai & co – aggiunge – sono ancora più paradossali se prendiamo in considerazione gli 850mila euro (destinati a lievitare per interventi di adeguamento, arredi ecc…) spesi per acquistare un fondo a Piano di Conca per spostarvi la farmacia, contro il parere del consiglio di amminsitrazione, del collegio dei sindaci revisori di allora e della direttrice della stessa azienda farmaceutica. Oltretutto quando vi erano proposte alternative più vantaggiose e, addirittura, la disponibilità di un privato di mettere a disposizione un immobile a costo zero tramite compensazione. Eppure Mungai ha gettato al vento queste opportunità e ha imposto l’acquisto, pur essendo palese che si trattava di una cifra fuori mercato che poteva essere dirottata per finalità più costruttive come la definizione della messa in sicurezza idraulica dell’area di Montramito per incentivare la realizzazione di capannoni. Senza contare che la trattativa è stata portata avanti dallo stesso sindaco e dal direttore generale prevedendo pure una penale di 400mila euro in caso di recesso del Comune. Quindi un’operazione immobiliare fuori da ogni logica e con un contratto blindato, con tanto di atto d’obbligo per la direttrice a sottoscriverlo. Ma perchè non si è pensato di valutare le proposte alternative? Per caso la proprietà del fondo pagato ad una cifra record è di un cittadino di Lucca?”

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