VIAREGGIO. Alessandro Del Carlo è il nuovo presidente regionale dell’Associazione nazionale pensionati (Anp) della Cia Toscana. Il viareggino Del Carlo – che succede a Gianfranco Turbanti – dopo un lungo percorso all’interno della Cia Toscana, è stato eletto quest’oggi a Braccagni (Gr) con voto unanime, in occasione dell’assemblea regionale Anp.

 

Soddisfazione per De Carlo e gratitudine verso chi ha guidato l’associazione – che conta oltre 75mila associati – fino ad oggi: «Lo sviluppo ed il rafforzamento continuo dell’associazione – ha detto il neo presidente Del Carlo – deve essere un impegno che coinvolge l’intera confederazione. L’Anp può dare un contributo di tipo politico concreto alla Cia e alla società: proprio perché in questa associazione ci sono le generazioni che sono state protagoniste delle lotte che hanno fatto la storia del movimento contadino toscano e nazionale; le donne e gli uomini che hanno contribuito a fare più moderna l’agricoltura italiana, a superare ingiusti e anacronistici rapporti agrari e favorire la nascita di moderni imprenditori agricoli capaci di competere sui mercati mondiali con produzioni di grande qualità. Donne e uomini che sono stati protagonisti per anni della vita confederale e che oggi possono contribuire al progetto di autoriforma confederale mettendo a disposizione esperienze sia politiche che professionali in direzione di un sempre più forte protagonismo degli associati. E’ necessario favorire la permanenza degli anziani nell’attività agricola, e lo sviluppo dell’azienda agricola al servizio del territorio e dell’agricoltura sociale».

 

«L’Anp rappresenta la classe che ha plasmato con le proprie mani il proprio futuro – ha sottolineato il presidente della Cia Toscana Luca Brunelli -. Dobbiamo riuscire a riportare la dignità ai nostri agricoltori che devono vivere nel modo più agiato possibile. I primi a farsene carico dovrà essere proprio l’Associazione pensionati, dobbiamo creare le condizioni per dare risposte agli anziani. Ci sono le energie per dare tutto il contributo ed il sostegno alla nostra associazione da parte della confederazione, per dare sostegno e portare avanti le istanze di chi vive nelle aree rurali».

 

Nel documento programmatico di Del Carlo alcune priorità anche in relazione alla nuova situazione politica nazionale e alla scadenza legislativa regionale. «Il tema del recupero del potere d’acquisto delle pensioni – ha affermato – unito all’emergenza sociale rappresentata dalla pensioni minime (pari al 13,3% prevalentemente ex agricoltori e persone che vivono nelle aree rurali). La condizione sociale dei pensionati al minimo è entrata nel dimenticatoio; occorre risollevare il problema con forza». E poi il neo presidente Anp-Cia Toscana si è soffermato sul tema della non autosufficienza: «C’è un’evoluzione demografica in corso, si tratta di un fenomeno strutturale della società italiana che merita di essere affrontato come tale. Serve una legge nazionale che affronti in maniera organica il problema, occorre trovare le alleanze sociali con tutte le organizzazioni per dare più forza a questa rivendicazione».

 

Attenzione poi al rilancio dei servizi sociali e civili nelle aree rurali: «un tema che ha lo scopo non solo di tutelare la condizione sociale e di vita delle popolazioni, ma anche come condizione indispensabile per l’animazione e il rilancio economico dei territori rurali» ha precisato Del Carlo. Inoltre il sistema socio sanitario della Toscana, per quanto riguarda il piano presentato ha meritato una discussione e delle valutazioni da parte dell’Anp e della Cia: «E’ una cosa buona il fatto che la programmazione regionale abbia messo insieme il “sociale e il sanitario” – ha proseguito -, meno bene però il fatto che ciò sia avvenuto alla fine della legislatura, impedendo di fatto un dibattito e un confronto più di prospettiva».

Infine Alessandro Del Carlo ha evidenziato l’importanza di riprendere l’iniziativa su alcuni temi “facendoci carico delle proposte” come «la mappatura delle disabilità nelle aree rurali; il sistema delle indicazioni viarie e altro nelle aree rurali e montane; la banda larga (le nuove tecnologie al servizio delle popolazioni rurali; i servizi pubblici (trasporti, poste e commercio di prossimità).

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ultimo aggiornamento: 29-04-2014


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