VIAREGGIO. A seguito della delibera 66 del 3 aprile scorso sulle “misure urgenti e straordinarie in ordine ad interventi per il disagio abitativo”, gli assistenti sociali del Comune di Viareggio si sono attivati con i loro assistiti prossimi allo sfratto per morosità o altre ragioni affinché quanto prima questi si mettessero in contatto con il Comune per portare la documentazione sulla loro situazione economica e familiare e comprendere così se fossero nelle condizioni previste dalla succitata delibera. È stato così fissato per lunedì prossimo un incontro tra l’Assessore al Diritto alla Casa, Isaliana Lazzerini, e queste famiglie.

“Di fronte ad una tempistica di attivazione della delibera veloce ma non quanto sarebbe necessario – dichiara l’assessore alle politiche sociali e al diritto alla casa Isaliana Lazzerini -, di intesa con la Prefettura abbiamo convenuto con gli ufficiali giudiziari, per quanto è nelle loro possibilità, di ritardare gli sfratti ormai imminenti in modo tale che gli uffici possano attivare i procedimenti previsti dalla delibera 66.

“In tale frangente, peraltro, ho ricordato a Prefettura e ufficiali giudiziari che il Comune tra poche settimane entrerà definitivamente nella Fondazione Casa, decisione che ci darà la possibilità di attivare ulteriori misure di aiuto alle famiglie colpite da sfratto esecutivo reperendo sul mercato privato abitazioni di cui la stessa Fondazione, insieme all’amministrazione comunale, si farà garante per il pagamento degli affitti insieme ai diretti interessati.

“Ci eravamo impegnati per trovare soluzioni alle numerose famiglie viareggine colpite da sfratto: obiettivo nostro era e rimane quello di evitare che le famiglie sfrattate non trovino altre soluzioni abitative, pur in forte discontinuità con il puro assistenzialismo degli anni passati”.

L’atto approvato nell’aprile scorso prevede un intervento sperimentale per l’anno 2014 di accompagnamento ai nuclei familiari colpiti da sfratto esecutivo da abitazione private, che abbiano un reddito inferiore a 6.500 euro annui e nei quali siano presenti minori o persone certificate invalide oltre il 74%, disabili o non autosufficienti. L’intervento è di mille euro una-tantum di contributo, aumentato di 800 euro in caso di presenza per l’appunto di minori o persone invalide oltre il 74%, disabili o non autosufficienti.

Tale contributo è in gran parte coperto da finanziamenti regionali sugli aiuti alle famiglie in difficoltà socio-economiche.

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