VIAREGGIO. Dal riscontro autoptico effettuato questa mattina sul corpo di Robert Panasewicz, deceduto sabato 3 maggio scorso, “non si rilevano cause di morte macroscopicamente evidenti quali emorragie, embolia polmonare, trombosi, infarto. In attesa dei risultati dei reperti istologici si può ipotizzare, quindi, una causa funzionale ad insorgenza improvvisa”.

Questa la comunicazione ufficiale dell’Asl 12 Versilia sulla morte del cittadino polacco in sala d’attesa del pronto soccorso. “Sulla triste vicenda del cittadino polacco deceduto nella sala d’aspetto del Pronto Soccorso dell’Ospedale “Versilia”, sabato scorso, è stata già inoltrata una interrogazione al Consiglio Regionale; almeno così si legge sulla stampa. Ovviamente, su questa non intendo prendere posizione, credo che ciò spetti all’Assessore Marroni”. Così parla invece Brunero Baldacchini
Direttore Generale Ausl12 di Viareggio. “Da parte mia sento, invece – dice –  l’obbligo di confutare alcune affermazioni che, in modo riccorrente ed inspiegabile, vengono fornite da piu parti e lo faccio unicamente per tutelare il lavoro e l’impegno giornaliero degli operatori sanitari (medici, infermieri ecc.) della Versilia, oltre che per tranquillizzare gli utenti che accedono alle nostre strutture. Voglio dire che “affermare il proccupante ripetersi di eventi avversi nella asl della Versilia” significa offendere la realtà dei fatti. Voglio confutare questa affermazione, non con argomenti miei, ma con una domanda: si vuol credere a ricostruzioni di tipo giornalistico o politico o di opinione, oppure si vuol prendere a riferimento un dato certo ed incontestabile come quello fornito da AGENAS (agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e quindi ente esterno, che svolge attività di ricerca, monitoraggio, valutazione e formazione orientate allo sviluppo del sistema salute)?  Questo dato è contenuto nella tabella sottoriportata e sta ad indicare la QUALITA’ dell’ASSISTENZA OSPEDALIERA, secondo il programma nazionale esiti che raccoglie informazioni di tutti i ricoveri ospedalieri. Permettetemi di dire, quindi, che tutto ciò che esula da un dato oggettivo come questo appartiene ad un mondo che interessa poco a chi ogni giorno lavora per la salute dei cittadini e che lascia volentieri ad altri certi esercizi tesi solo a far opinione. A noi interessa unicamente che il paziente abbia la possibilità di conoscere quali siano i veri dati di fatto. Ciò premesso, nessuno di noi si nasconde ed esclude che, qualora qualcuno sbagli nella propria attività lavorativa, deve essere chiamato ad assumenrne le relative responsabilità. Ed anche di questo abbiamo già dato dimostrazione tangibile”.

 

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ultimo aggiornamento: 06-05-2014


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