SERAVEZZA. Stamani, alle prime luci dopo l’alba, gli uomini del Commissariato di Forte dei Marmi, su ordine della Questura di Lucca, hanno sgomberato il campo rom in Via Sepe – Via Vittoria Apuana all’interno dell’ex Camping Internazionale Versilia determinando una vera e propria emergenza umanitaria in Versilia. Lo sgombero giunge l’indomani della conferenza stampa convocata dopo l’arresto di quattro cittadini di etnia Rom responsabili, secondo le accuse, della rapina degenerata in omicidio di Maria Luana Mariani, una anziana signora di Forte dei Marmi. Nella Villa Bertelli, in Via Mazzini, messa a disposizione dal Comune di Forte dei Marmi, il Procuratore della Repubblica di Lucca dr. Aldo Cicala, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Lucca dr. Aldo Ingangi, il Questore di Lucca dr. Claudio Cracovia, il direttore della II Divisione del Servizio Centrale Operativo dr. Vincenzo Nicolì, il direttore della Divisione S.I.R.E.NE. del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia Colonnello Adriano Casale, il dirigente della Squadra Mobile della Questura di Lucca dr. Virgilio Russo e il Commissariato di P.S. di Forte dei Marmi dr. Enrico Parrini hanno ricostruito le modalità della tragica morte della cittadina versiliese ed il lavoro investigativo che ha portato agli arresti di quattro persone in Romania.

Presente, ai margini, della conferenza, Marcello Zuinisi – legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom che ha portato un messaggio di vicinanza e cordoglio alla famiglia della vittima ripreso da numerosi organi si famiglie Rom sgomberate dalla Questura di Luccastampa. Un appello umano di pace nel quale si richiedeva senso di responsabilità alle istituzioni, nessuna strumentalizzazione politica, nessun odio contro il Popolo Rom, ricordando che il crimine è commesso dagli individui e non dalle etnie. Un appello che ricordava, come nel territorio, da anni numerose famiglie di etnia Rom vivano nella più totale esclusione sociale, prive di acqua, luce, servizi igienici. Queste famiglie vivevano proprio all’interno dell’ex Camping Internazionale Versilia – Comune di Seravezza .  L’appello è stato gentilmente sottoposto al Questore di Lucca Claudio Cracovia che lo ha rifiutato davanti agli occhi dei giornalisti e funzionari di Polizia di Stato presenti. Stamani lo sgombero senza nessuna alternativa delle famiglie, umili abitazioni di fortuna abbattute, distrutti beni e proprietà. Un gesto criminale ed irresponsabile che lascia questi cittadini in una vera e propria emergenza umanitaria.

“Si tratta delle stesse identiche famiglie deportate in Romania nel giugno del 2012, sgomberate dal cavalcavia accanto alla Stazione Fs di Seravezza/Querceta/Forte dei Mamri con autentiche truffe di  inesistenti progetti di apertura di aziende agricole a Gruia – Romania, luogo nel quale era residente uno degli arrestati”.

Lo scrivono dall’Associazione Nazione Rom.

“Questi cittadini sono tornati in Italia e si sono rivolti alla Magistratura Inquirente denunciando inganni e soprusi. È la Procura di Bologna ad avere aperto l’indagini trasmettendo le carte alla Procura di Firenze ed affidate al Sostituto Procuratore Leopoldo de Gregorio. Nelle indagini sono implicati i vertici della Regione Toscana, l’ex Assessore al Sociale Salvatore Allocca, il suo capo di Gabinetto Matteo Giordano, il Sindaco di Seravezza Ettore Neri ed i vertici dell’Associazione Berretti Bianchi (Pietrasanta – Lu) destinatari dei fondi pubblici. Il coraggio di donne ed uomini di etnia Rom che seppur poverissimi, si sono rivolti alla legge, chiedendo verità e giustizia, denunciando politiche di aperto razzismo ed ostilità da parte dei responsabili delle amministrazioni locali e regionali.

L'Assessore al Sociale Lombardi riceve una rivista rom durante il vertice nel Castello Mediceo di SeravezzaAd inizio aprile del 2013, il Sindaco di Seravezza Ettore Neri ordino’, dopo un vertice, tenutosi all’interno del Castello Mediceo di Seravezza, con i funzionari della Regione Toscana, della Fondazione Michelucci, dei Comuni della Versilia tra cui il Sindaco di Forte dei Marmi Umberto Buratti, lo sgombero dell’ex Camping Internazionale Versilia, luogo dove le famiglie Rom avevano trovato rifugio costruendo umili abitazioni di cartone e legno, riscaldandosi d’inverno con un fuoco di legna, prendendo e trasportando l’acqua con delle biciclette, condizioni di vita estreme e durissime. Uomini e donne costretti a vivere in un bosco ed esposti a pioggie, freddo ed indifferenza. Anche in quella occasione l’Associazione Nazione Rom era presente chiedendo l’apertura di un dialogo, denunciando alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali le illegalità di Questura ed Amministrazioni.

Lo sgombero di questa mattina appare una autentica vigliaccheria ai danni di donne ed uomini inermi, poveri, ammalati, costretti ad una vita come nel medioevo dai responsabili delle Amministrazioni Centrali e Periferiche. Il vero medioevo è il buio con cui si calpestano i diritti umani fondamentali. L’Associazione Nazione Rom si è rivolta stamani alla Prefettura di Lucca e di Massa, al Comune di Massa chiedendo supporto e solidarietà per affrontare l’ennesima emergenza umanitaria, chiedendo il rispetto degli accordi quadro strutturali europei di inclusione del Popolo Rom, chiedendo il rispetto della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti ancora violata in Versilia e nella Regione Toscana, chiedendo l’immediata apertura di un luogo di accoglienza per le famiglie Rom rimaste senza abitazione”.

(Visitato 402 volte, 1 visite oggi)

Confsport, formato il primo direttivo provinciale della storia

Due iniziative di Legambiente all’interno della campagna “Spiagge e Fondali puliti”