VIAREGGIO. “Apprendiamo dalla stampa che la richiesta scaturita durante la nostra l’assemblea indetta il 12 maggio scorso di poter partecipare a un consiglio comunale è andata delusa”. Lo scrive Daniele Cinquini in rappresentanza del Comitato di Via Matteotti.

“In quell’incontro erano presenti diversi comitati e fra gli intervenuti anche Geronimo Madrigali di Sel che si era preso l’impegno di chiedere al presidente del consiglio comunale Beppe Vannucchi, una volta raggiunto il numero legale di sette consiglieri, di fare il 28 maggio un consiglio comunale aperto con la possibilità di partecipazione dei cittadini, dei comitati, dell’Arpat, dei tecnici ed esperti, per cercare di capire e risolvere la grave questione creatasi, del piano delle antenne per la telefonia mobile e soprattutto, di togliere urgentemente l’antenna da via Matteotti.

“Vogliamo ricordare che in campagna elettorale il sindaco Betti prometteva un’amministrazione trasparente negli atti e aperta alla partecipazione cittadina. Oggi non solo possiamo dire che le richieste del Comitato di Via Matteotti sono rimaste tuttora senza risposta, ma addirittura apprendiamo che la richiesta dei 14 consiglieri di maggioranza e minoranza, è stata bocciata dal presidente Vannucchi in barba al regolamento e ribadendo con forza la sua contrarietà a questo consiglio, sostenendo che lo trova una ‘spettacolarizzazione strumentale’.

“Come alternativa ha proposto di inserire il tema all’ordine del giorno del prossimo consiglio, ma al terzo posto dopo le delibere – quindi senza sapere a che ora se ne potrebbe discutere – e comunque, senza far intervenire i cittadini né altri. In difesa di Vannucchi si è schierato solo Favilla di Rifondazione Comunista, nonostante che uno dei due circoli di questo partito (il Caprili) sia stato fin dall’inizio presente alle nostre iniziative e abbia condiviso le nostre richieste.

“Presidente Vannucchi e consigliere Favilla, liquidare tutta la questione in due parole ci pare a dir poco riduttivo. Facciamo presente che il Comitato via Matteotti si è costituito per la sicurezza e salute dei cittadini, che non è di certo un problema di spettacolarizzazione né tantomeno strumentale, dato che noi non difendiamo assolutamente gli interessi dei gestori di telefonia mobile.

“Siamo a chiedere che siano ristabilite le condizioni di sicurezza per tutti i cittadini, compito che dovrebbe essere espletato dall’amministrazione comunale. Si fa presente che ormai il piano precedente della telefonia mobile è abbondantemente scaduto e la questione è diventata urgente. Il rischio che corriamo è quello che i gestori di telefonia mettano le antenne dove vogliono. Per questo motivo è urgente e improcrastinabile aprire subito un tavolo di confronto, con tutte le componenti e i comitati, per discutere del nuovo piano, secondo le linee guida della Legge Regionale.

“La cittadinanza deve essere informata sui pericoli e sulla mancanza di un piano della localizzazione delle antenne, per la gestione del territorio, al momento un vero e proprio far west senza regole e controlli. Come cittadini, siamo pronti a collaborare e a essere propositivi. Certo è che anche il Comune deve necessariamente dimostrare interesse e presa visione: il comportamento del presidente Vannucchi rispetto al volere non solo dei consiglieri comunali, ma soprattutto della cittadinanza, fa capire quanta poca volontà ci sia nel risolvere questa delicata situazione della telefonia mobile, che interessa l’intera città. In democrazia la partecipazione diretta dei cittadini politica partecipata è fondamentale.

“E’ appena il caso di ricordare che i tumori oggetto della ricerca – prostata, seno, polmoni, reni, fegato e leucemie sui bambini – sono quelli associati all’esposizione ai campi elettromagnetici. Ricordiamo che per il mancato rispetto delle norme di sicurezza il 29 giugno del 2009 gli abitanti di Viareggio hanno dovuto subire una catastrofe. Ne vogliamo aggiungere altre?

“Vogliamo ringraziare i 14 consiglieri, che hanno compreso l’importanza della salute e sicurezza dei propri cittadini e la necessità non più rinviabile di un nuovo piano per la telefonia mobile”.

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